La loro America è nelle campagne toscane. E’ lì, tra campi, stalle ed il profumo della natura che scandisce le stagioni che hanno deciso di vivere. Per qualcuno è una vocazione, per altri è una scoperta che arriva dal vissuto delle esperienze, magari dopo aver girato il mondo ed aver sudato sui banchi dell’Università; per altri è un’opportunità per guardare avanti con ottimismo dopo aver provato altre strade, a volte con alterne fortune. Ad accomunare percorsi diversi, lontani, unici, il desiderio di trovare la propria identità e qualche certezza in più.
“Ma non è un ripiego – spiega Francesca Ferrari, Presidente Giovani Impresa Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) – l’agricoltura è oggi una straordinaria opportunità economica per chi sceglie, e in Toscana sono tantissimi, di fare impresa. 634 domande, 112 milioni di investimenti a fronte di 50 milioni messi sul piatto dalla Regione Toscana per i nuoviinsediamenti, sono una risposta importante e forte. I giovani hanno capito che l’agricoltura non è solo il settore primario, ma il settore del futuro che può creare ricchezza, occupazione e una prospettiva collettiva”. E’ Grosseto la Provincia Toscana che ha ottenuto l’ammontare più importante di risorse sulla misura del premio di primo insediamento – quella che crea nuove imprese per intenderci - a fronte del numero di domande, con 5 milioni 225 mila euro seguita da Siena con 4 milioni 700 mila euro, Arezzo con 4 milioni 92 mila euro.
A seguire troviamo Pistoia (3 milioni 440 mila euro), Firenze (3 milioni 62 mila euro), Pisa (2 milioni 540 mila euro), Lucca (2 milioni 115 mila euro), Massa Carrara (1 milione 782 mila euro), Livorno (1 milione 327 mila euro) e Prato (275 mila euro). Un bando a cui Coldiretti ha seguito passodopo passo, sin dalla nascita, offrendo successivamente anche il proprio sostegno attraverso la rete di uffici e consulenti. Per l’agricoltura Toscana reduce dall’Assemblea Nazionale di Giovani Impresa a Roma e prossima all’appuntamento con i premi Oscar Green in programma il prossimo luglio, si apre una nuova ed esaltante stagione.
“La Regione Toscana ha investito sul futuro e serviranno un paio di anni per vedere i risultati degli investimenti che lanuova generazione di giovani imprenditori metteranno in atto. Stiamo posando le basi per il futuro – commenta ancora la Ferrari”. E’ l’età l’altro dato interessante ed evidente: il 34% dei giovani che hanno fatto domanda sono di età compresa fra i 18 e i 25 anni, il 30% hanno fra i 26 e i 32 anni, il 36% fra i 33 e i 39 anni. Il 66% sono maschi, il 34 % sono donne.
“In mezzo – analizza Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – ci sono storie e progetti originali. L’età non conta: un giovane può fare impresa meglio di un adulto. Ci sono giovani chevogliono produrre latte di asina da vendere online, ragazze che sognano di produrre fragole per venderle nei mercati della filiera corta fino a progetti corporativi più strutturati. Il dato che salta agli occhi sono le idee: 634idee, nessuna è scontata”. Età che significa anche attivare quel “difficile ricambio generazionale – analizza Marcelli prendendo in prestito di dati della Regione Toscana – in un settore dove, attualmente soltanto l’8,63% delle aziende agricole è gestito da under 40, mentre il restante 91,37% è gestito da persone che hanno superato i 40 anni e ben il 47,6% da ultrasessantacinquenni.
La vera sfida – conclude il Presidente Regionale - è ora dare continuità a questo ricambio senza dimenticare la storia e da dove siamo partiti. Il nostro passato è la vera ricchezza del nostro futuro. Siamo solo all’inizio…”.