Il Garante della Toscana sui paventati rischi derivanti dall’installazione di una rete wi-fi nel centro storico di San Giovanni Valdarno. “Utili comunque campagne di informazione e sensibilizzazione”. Consultata anche l’Agenzia regionale di sanità Firenze – Minori e salute: la scienza non evidenzia pericolosità dai dispositivi wi-fi, ma sono comunque auspicabili campagne di informazione e sensibilizzazione su questi temi. È quanto afferma Grazia Sestini, Garante regionale per l’Infanzia e l’adolescenza, intervenendo in merito ad una questione sulla quale era stata direttamente interpellata. La vicenda risale al dicembre 2011 quando il comune di San Giovanni Valdarno – nel contesto dell’iniziativa ‘working for progress’ – ha attivato la copertura wi-fi sull’intero territorio del centro storico permettendo a tutti, dal turista al commerciante, di usufruire del servizio gratuitamente.
Da qui le preoccupazioni di genitori e residenti, circa le possibili conseguenze negative sulla salute dei minori, legate all’esposizione delle onde elettromagnetiche emesse dai dispositivi wi-fi. Una questione controversa, che ha visto una delegazione di genitori impegnarsi in prima persona per chiedere al sindaco valdarnese, Maurizio Viligiardi, delucidazioni su eventuali rischi per la salute dei ragazzi e di accogliere le raccomandazioni in materia, imposte dalle direttive europee. La delegazione, in particolare, ha attivato la figura del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Grazia Sestini, che così interviene sulla questione: “La scienza non ci permette ad oggi di evidenziare particolari pericolosità per la salute dei minori – ha commentato –, ma anche da questa vicenda sarà utile che prenda l’avvio una campagna di formazione e informazione, rivolta a ragazzi e adulti, sull’uso corretto dei dispositivi elettronici”. Considerazioni, queste del Garante, forti anche della nota informativa prodotta dall’Ars (Agenzia regionale di sanità) – su richiesta della stessa Sestini - che ha confermato come “allo stato attuale delle conoscenze scientifiche e dei documenti sull’argomento prodotti dalle Agenzie internazionali, non emergono evidenze di rischi per la salute tali da sconsigliare l’uso di dispositivi wi-fi”. Un dato rilevante, dagli studi condotti in merito all’esposizione ai campi elettromagnetici e sui possibili effetti nocivi per la salute, riguarda invece l’utilizzo del cellulare: le cui frequenze sono significativamente maggiori di altri apparecchi, come il forno a microonde, la radio, la televisione, i dispositivi wi-fi.
Da qui l’impegno del Garante regionale ad assicurare un aggiornamento continuo sui potenziali rischi e a sostenere campagne di sensibilizzazione rivolte a insegnanti, genitori e alunni sui rischi dell’utilizzo precoce e prolungato di cellulari, soprattutto nei bambini e ragazzi.