Piergiuseppe Massai e il gruppo Pdl in Provincia di Firenze presentano in Provincia di Firenze una mozione per chiedere al Presidente Andrea Barducci di farsi promotore presso la Regione Toscana di una serie di indicazione da far recepire nel bando di gara regionale e nella politica regionale per il Tpl, come la salvaguardia delle cosiddette “Linee deboli”, che hanno carattere di sostanziale espressione del diritto alla mobilità dei cittadini, evitando che parti del territorio rimangano senza adeguati collegamenti e l’adozione di una “tariffa chilometrica puntuale” affinché al cittadino sia garantito di potersi muovere con tutti i mezzi pubblici disponibili con un unico titolo di viaggio e senza che il prezzo del titolo stesso aumenti oltre l’indicizzazione Istat.
"Il Consiglio provinciale preso atto che con la Legge Regionale N. 65/2010 (”Legge finanziaria anno 2011”), la Regione Toscana ha deliberato l’affidamento ad un unico soggetto del TPL tramite un “Ufficio Unico” regionale, il quale ha il compito di realizzare e gestire una gara a livello europeo; che il compito di verifica dell’attività di detto ufficio spetterebbe alla “Conferenza Permanente” degli Enti Locali; che con la Delibera della Giunta Regionale N. 782 del 12 settembre 2011 si sono definiti le risorse, (160 milioni di euro), l’incremento dei ricavi (+15%), i costi standard stimati attraverso il modello tipo ANAV, i chilometri presunti (da 85 a 106 mil di bus-km), la nuova classificazione servizi “forti” e “deboli”, i criteri di redistribuzione delle risorse, l’obiettivo della concreta intermodalità ferro- gomma; preso atto altresì che il 20 marzo u.s., si è aperta la conferenza dei servizi minimi e che nella stessa l’Assessore Regionale ai Trasporti ha dichiarando che entro fine aprile saranno pronte le linee guida per il bando di gara, a partire dai dati messi a disposizione dalla Regione, e che il nuovo servizio sarà erogato non più sul bacino provinciale ma su quello regionale, attraverso l’individuazione di modalità differenziate per tipologia di territorio ricettivo, di premialità di ulteriori risorse regionali, di sostenibilità economica differenziata per rete, (40% Firenze, 35 % per agli altri centri urbani, 30% per l’extraurbano) premesso che, il trasporto pubblico locale in tutto il mondo adempie la funzione sociale di garantire a tutti i cittadini un adeguato diritto di mobilità ed è, in particolare, uno dei principi riconosciuti dalla carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea ed è garantito dalla Costituzione della Repubblica Italiana, all'articolo 117, secondo comma, lettera m; premesso altresì che, negli ultimi anni il mondo del trasporto pubblico in Toscana ha vissuto momenti di difficoltà dovuti, in parte, alla crisi ed ai tagli delle risorse, in parte, anche, alla decisione politica della Regione di non mantenere un adeguato livello di finanziamento del TPL; che la stessa Regione, costringendo le Provincie a erogare il TPL in regime di obbligo di servizio per 2 anni con la prospettiva della gara unica regionale che è in fortissimo ritardo, le ha esposte, assieme ai Comuni, alle chiamate in giudizio delle Aziende esercenti il TPL stesso con la previsione di un ulteriore esborso di € 4.150.000 circa (più 8.000.000 circa a carico dei Comuni); constatato che occorre, per quanto espresso sopra, individuare la maggiore possibile copertura finanziaria, attraverso una razionalizzazione del costo, all’aumento della velocità commerciale, la lotta all’evasione, la predisposizione di un servizio che attragga i fruitori e non li respinga ed anche mediante un'eventuale integrazione straordinaria delle risorse da destinare a tale servizio; considerato che vi sono incertezze derivanti dalla non appetibilità di determinate tratte per l’investimento privato, che devono essere assicurate dall’intervento pubblico e che, quindi, è necessario impegnare la Regione Toscana, quale ente appaltante, ad assicurare, in sede di predisposizione del bando di assegnazione del TPL, che il carattere sociale del TPL stesso sia riconfermato senza stravolgimenti che ledano il diritto alla mobilità dei cittadini; considerato altresì che risulta opportuno attivarsi presso la Regione Toscana al fine di recuperare, magari attraverso una manovra regionale che anticipi la compartecipazione delle Provincie al gettito previsto per il bollo auto, le risorse ad oggi accantonate per far fronte al contenzioso in essere con le aziende esercenti il TPL sia dalle Province che dai ComuniPer quanto sopra esposto; IMPEGNA il Presidente della Provincia: a) a promuovere iniziative immediate atte a richiedere al Governo l’incremento della dotazione del fondo per il finanziamento del trasporto pubblico del 2012, come richiesto dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome; b) ad intraprendere tutte le azioni e gli atti politici e/o giuridici nei confronti della Regione Toscana utili al recupero dalla stessa delle somme accantonate per far fronte al contenzioso instaurato da alcune aziende esercenti il TPL, che potrebbero essere utilizzate per integrare le risorse occorrenti per il trasporto pubblico locale, necessarie a garantire la continuità del servizio pubblico senza incidere, più del normale adeguamento ISTAT, sulle tariffe; c) a promuovere, fino all’aggiudicazione della gara, iniziative atte a garantire la regolarità e la continuità dei servizi pubblici di trasporto; IMPEGNA ALTRESI’ il Presidente della Provincia a farsi promotore presso la Regione Toscana delle seguenti indicazioni, da far recepire nel bando di gara regionale e nella politica regionale per il TPL in generale: 1.
La salvaguardia delle c.d. “Linee deboli”, che hanno carattere di sostanziale espressione del diritto alla mobilità dei cittadini, evitando che parti del territorio rimangano senza adeguati collegamenti; 2. L’adozione di una “tariffa chilometrica puntuale” affinché al cittadino sia garantito di potersi muovere con tutti i mezzi pubblici disponibili con un unico titolo di viaggio e senza che il prezzo del titolo stesso aumenti oltre l’indicizzazione ISTAT; 3. La salvaguardia dei livelli occupazionali attraverso il puntuale utilizzo del personale ad oggi occupato nelle aziende esercenti il TPL e nei servizi ad esso correlati, anche attraverso la riqualificazione professionale degli stessi (gestione sosta, controllo/dissuasione all’evasione, manutenzione etc etc.) 4.
La realizzazione dell’efficientamento delle aziende esercenti il TPL attraverso la creazione di un unico soggetto societario, cosi che sia possibile recuperare da questo risorse che, assieme a quelle recuperabili dalla abolizione dei CDA, dalla riconfigurazione delle direzioni e degli organismi a loro collegati, vadano a copertura di quelle risorse che sono venute a mancare al TPL in seguito alla congiuntura economica; 5. La progettazione di interconnessioni puntuali fra ferro e gomma, fra gomma (traffico privato) e gomma (traffico pubblico), soprattutto a favore dei grossi centri di attrazione di traffico e delle zone più disagiate; 6.
La elaborazione di un piano del trasporto pubblico del Capoluogo di Regione e Comuni della sua cerchia che, con l’accordo dei Comuni e del soggetto che risulterà vincitore della gara e con il supporto economico della Regione e, eventualmente, della Provincia, aumenti la velocità commerciale attraverso investimenti in opere (corsie preferenziale, programmazione semaforica etc. etc.) che rimuovano quanto più possibile gli attuali limiti fisici; 7. La previsione che il rimborso chilometrico differenziato fra il percorso urbano di Firenze e dei Comuni della cerchia ed il percorso extraurbano, sia valido per i primi 4 anni del contratto di servizio e poi decrescente nei 2 successivi, considerando questo il periodo per la messa a regime degli interventi cui al punto precedente e la stabilizzazione di una velocità commerciale in linea con standard di efficienza reale; 8.
La definizione di un piano di politica industriale nel settore dei trasporti pubblici che incentivi la ricerca e l’utilizzo delle modalità a più basso impatto ambientale".