Sono passati 19 anni da quella terribile notte fra il 26 e il 27 maggio del 1993 quando la bomba della mafia scoppiò in via dei Georgofili uccidendo Angela e Fabrizio Nencioni, le loro figlie Nadia e Caterina, lo studente di architettura Dario Capolicchio Ci furono 48 feriti e fu distrutta la storica Torre de' Pulci dove ha sede l'Accademia dei Georgofili, furono causati ingenti danni a tutto il patrimonio culturale e abitativo circostante, lasciando moltissime famiglie senza un tetto. Le indagini svolte e i processi celebrati in questo lungo intervallo di tempo hanno permesso di individuare, grazie all'impegno di un pool di magistrati tra i quali il pm Gabriele Chelazzi (scomparso nel 2003), gli esecutori e i mandanti interni della strage, appartenenti all'organizzazione criminale Cosa Nostra.
Altre bombe esplosero lo stesso anno a Roma e Milano, a conferma di un disegno criminoso che voleva condizionare il funzionamento degli istituti democratici e lo svolgimento della vita civile del Paese. Anche quest'anno Regione Toscana e Comune di Firenze, con Provincia di Firenze e Associazione tra i familiari delle vittime di via dei Georgofili hanno organizzato una serie di iniziative per ricordare l'evento. Stamani in Palazzo Vecchio si sono svolti nella Sala dei Duecento gli eventi curati dal Comune di Firenze.
La mattina si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime della scuola Falcone Morvilllo di Brindisi, successivamente ha preso la parola l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi che ha introdotto l’incontro con gli studenti delle scuole fiorentine. Erano presenti la scuola secondaria di primo grado Carducci, I.SIS Leonardo da Vinci, l’Istituto alberghiero Saffi, la scuola di Scienze Aeronautiche Giulio Douhet, le scuole Pie Fiorentine, il Centro di Formazione professionale.
“Il nostro impegno- ha detto l’assessore Di Giorgi- è quello di mantenere viva la memoria delle vittime di quel terribile giorno di 19 anni fa, quando Firenze fu colpita al cuore da un’autobomba mafiosa. Ricordare insieme ai giovani delle nostre scuole è un momento di formazione civile, che va ben oltre la semplice commemorazione. E’ un monito a tutti noi – ha continuato Di Giorgi- perché non abbassiamo mai la guardia davanti al pericolo della criminalità organizzata, perché non indulgiamo a comportamenti che, per quanto piccoli, costituiscono in se il venir meno al rispetto delle regole.
La mafia non è solo la Sicilia, ma è un cancro che si è propagato, in modo più o meno evidente, anche in tante altre regioni del nostro paese. Una criminalità che può parlare il linguaggio della finanza o dei grandi e piccoli appalti, davanti alla quale dobbiamo mantenere la massima attenzione. Tutto ciò dipende da ognuno di noi e, soprattutto dai giovani, perché la costruzione di un futuro diverso è nelle loro mani. Ricordare le vittime dalla mafia, come abbiamo fatto solo pochi giorni fa, commemorando le stragi di Capaci e via D’Amelio, incontrare il procuratore antimafia Grasso e altri magistrati in occasione dell’anniversario dei Georgofili, sono momenti che devono portare a riflettere su ciò che dobbiamo e possiamo fare.
Momenti di un percorso di formazione, promosso in sinergia fra scuola e istituzioni, dove il rispetto delle regole e la cultura della legalità sono l’elemento fondante dell’essere cittadini”. Sono seguiti gli interventi dei ragazzi dell’associazione “la Stanza dell’Attore” che hanno letto una poesia di Mario Luzi dedicata alla strage e uno stralcio della requisitoria del pm Gabriele Chelazzi. Era presente anche il procuratore antimafia Grasso e i sostituti procuratori della Procura generale Alessandro Crini e Giuseppe Nicolosi.
A lle 16 è prevista la presentazione del libro di Francesco Nocentini 'Storia d'Italia in 7 stragi' (edito da Firenze Libri) con l'autore, il sindaco Matteo Renzi, l'assessore Di Giorgi, il procuratore Grasso e il procuratore Quattrocchi. Alle 21 in piazza della Signoria, verrà rappresentato lo spettacolo teatrale 'Per non morire di mafia' tratto dal libro di Pietro Grasso e interpretato da Sebastiano Lo Monaco. Seguiranno i saluti delle istituzioni con Giovanna Maggiani Chelli, Pietro Grasso e Alessio Mantellassi rappresentante delle Consulta provinciale studentesca di Firenze.
A conclusione è previsto un concerto della Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze. Nella notte, alle 1, partirà da Palazzo Vecchio il corteo silenzioso che arriverà alle 1.04 sul luogo dell'attentato, in via dei Geogofili, dove verrà deposta una corona di alloro. Il 27 maggio, deposizione di fiori sulle tombe delle vittime e celebrazioni eucaristiche. Altre iniziative sono previste in Palazzo Vecchio e presso l'Accademia dei Georgofili nell'arco della giornata. "Il ricordo della strage di Georgofili brucia ancora come una ferita aperta, come brucia il prezzo che hanno dovuto pagare tante persone per aver lottato contro la mafia".
Così Patrizio Mecacci, segretario Pd metropolitano di Firenze, a 19 anni dalla strage mafiosa che in via dei Georgofili uccise 5 persone. "Cosa Nostra colpì il cuore di Firenze, luoghi simbolo per la città e l'intero paese, ovvero l'Accademia dei Georgofili e gli Uffizi, luoghi di cultura. Ed è con la cultura che vogliamo diffondere la legalità, impegnandoci a fondo perchè stagioni così tristi e buie rimangano soltanto nei nostri ricordi", conclude.