FIRENZE – “Una grave mancanza di rispetto verso le istituzioni e verso i diritti dei lavoratori”. Così l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha definito la decisione dei vertici dell’azienda Champion di non presentarsi all’incontro convocato per oggi in Regione. L’incontro avrebbe dovuto fare il punto sulla decisione di Champion di trasferire a Carpi attività attualmente insediata nello stabilimento di Scandicci nell’ambito di una riorganizzazione che ha suscitato forti preoccupazioni dei lavoratori e delle istituzioni.
L’azienda ha inviato una lettera all’assessore spiegando di non ritenere appropriata la sede dell’incontro. “Negarsi al confronto con le istituzioni – prosegue l’assessore – fosse anche per ribadire le proprie posizioni, dimostra una incapacità da parte dell’azienda di gestire corrette relazioni sindacali e una palese irresponsabilità verso il territorio. Un’incapacità che stupisce da parte di una’zienda che vuole competere sui mercati internazionali e che mostra invece di avere un orizzonte ben più ristretto per quanto riguarda diritti, regole, attenzione per la vita dei lavoratori e rapporti con le istituzioni”. Rinnovando la richiesta di un franco confronto, l’assessore ricorda che la Regione e le istituzioni sosterranno tutte le iniziative che i lavoratori e le organizzazioni sindacali vorranno intraprendere a tutela dei loro diritti, stigmatizzando ancora una volta un atteggiamento che definisce “furbesco e strumentale”. «Una grande caduta di stile del management della Champion».
È questo il commento di Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale della Lega Nord Toscana, in merito alla decisione dei vertici dell'azienda Champion di non presentarsi all’incontro convocato per oggi in Regione dove si sarebbe dovuto fare il punto sulla decisione dell'azienda di trasferire la propria attività da Scandicci a Carpi. «Gli imprenditori – asserisce Lazzeri – chiedono un ruolo più attivo degli Enti Locali, ma, poi, in alcune occasioni sfuggono ad essi. Mi auguro che possa essere recuperato l'incontro di oggi, soprattutto per il bene dei lavoratori». Per Alessandro Martini, consigliere comunale del Carroccio toscano a Scandicci, «“la forca” dei vertici della Champion denota anche la mancanza di autorevolezza di chi oggi guida le Istituzioni, oltre che di incapacità di impattare concretamente sui problemi dei lavoratori.
In questo – evidenzia –, il caso di Scandicci è emblematico. In pochi anni, infatti, nel nostro territorio hanno chiuso i battenti o abbandonato i loro stabilimenti a Scandicci, la Ciatti, la Matec, l'Electrolux e la Champion (per parlare solo delle più grandi) ed in nessun caso né il Comune di Scandicci, né la Regione sono stati capaci di evitare tutto questo. A tal proposito, l'invito del sindaco Simone Gheri al boicottaggio del marchio Champion la dice lunga sull'effettiva volontà di difendere i lavoratori». “L’azienda Champion oggi ha compiuto un nuovo inaccettabile sgarbo contro le istituzioni, stavolta nei confronti della Regione che aveva convocato un incontro al quale i vertici della ditta hanno deciso di non presentarsi”: sono queste le parole del Sindaco Simone Gheri dopo l’episodio di giovedì 17 maggio nella vertenza sindacale Champion; “non possiamo che rispondere con fermezza rinnovando l’appello al boicottaggio dei prodotti dell’azienda di abbigliamento, e rafforzando l’invito ad Unicoop Firenze, che ospita all’interno del centro commerciale di Ponte a Greve un punto vendita Champion, a prendere misure più risolute: anche la locale Sezione Soci Coop deve far sentire la propria voce”. L’azienda Champion nei mesi scorsi ha deciso la chiusura della sede di Scandicci e di trasferire i circa cinquanta dipendenti tra lavoratrici e lavoratori a Carpi (in Provincia di Modena), senza prevedere ammortizzatori sociali e rifiutando di incontrare Regione, Provincia e Comune nonostante le ripetute richieste da parte delle istituzioni.
Per mercoledì 17 maggio 2012 l’assessore alle Attività produttive della Regione Toscana Gianfranco Simoncini aveva convocato un nuovo incontro per fare il punto sulla decisione di Champion, ma l’azienda ha deciso nuovamente di non presentarsi e di inviare una lettera all’assessore, spiegando di non ritenere appropriata la sede dell’incontro; Simoncini ha definito questa scelta “una grave mancanza di rispetto verso le istituzioni e verso i diritti dei lavoratori”.