“Esprimiamo forte preoccupazione per la situazione venutasi a creare all'azienda Champion, dopo l'annuncio dei trasferimenti di tutti i lavoratori, in larga misura donne, nella sede emiliana e la conseguente chiusura di quella di Scandicci" affermano il Sindaco di Scandici, Simone Gheri, e l'Assessore al lavoro della Provincia di Firenze, Elisa Simoni. “Anche la notizia sull'anticipo dei tempi per queste procedure non può che provocare ulteriore fibrillazione – proseguono Simoni e Gheri - Non trovando risposta positiva, dopo la nostra immediata disponibilità ad incontrare l'azienda, abbiamo proposto un appuntamento per il primo giorno utile dopo le festività pasquali, ovvero martedì 10 aprile, con una seconda opzione anche per il 16 aprile.
Siamo in attesa di una risposta positiva in questo senso”. “Malgrado le difficili vicende di questi anni, abbiamo sempre trovato piena disponibilità al confronto da parte delle aziende – concludono il Sindaco Gheri e l’Assessore Simoni - Auspichiamo che sarà così anche nel caso di Champion”. Da Rifondazione Comunista nella mattinata era stato pubblicato un comunicato stampa. Sig. Sindaco, Leggiamo su Facebook un comunicato delle dipendenti della Champion: Oggi l'azienda in un'assemblea organizzata senza nessun preavviso ci ha co- municato che la data fissata per il trasferimento sarà il 2 Luglio, 2 mesi prima di quello che ci era stato comunicato 1 mese fà .
. . É stata ribadita la posizione dell'azienda a nessuno spazio alla trattativa per ottenere qualsiasi ammortizza- tore sociale. Per quanto riguarda i supporti al trasferimento, il fatto che ben 10 persone ad oggi si sono licenziate evidenziando che quello messo a disposizione non era sufficiente, è stato ribadito che nel corso dei prossimi colloqui individuali l'azienda deciderà quali strumenti usare che ci comunicherà quando la decisione sarà stata presa. Questo ci mette davanti all'impossibilità di decidere visto che dobbiamo rimettere tutte le nostre speranze nella loro disponibilità !!! Indipendentemente dalle difficoltà che la azienda Champion può attraversare in questo momento ci sembra che un simile atteggiamento nei confronti delle dipendenti un atteggiamento per cui le parole arroganza e prepotenza non sembrano fuori luogo sia inaccettabile. In passato (20 gennaio 2008, delibera n.
8) il Consiglio Comunale ha dibattuto dell'etica nel sistema moda (la c.d. Campagna abiti puliti, mozione PRC/SD) con un risultato, se ricordi, estremamente soerto : 4 favorevoli, 7 contrari (centrodestra ed alcuni PD) e ben 10 astenuti (PD, PS). Crediamo che il caso Champion presenti forti aspetti etici e siamo perciò a suggerire una iniziativa della amministrazione per chiedere la fuoruscita della Champion da Polimoda, almeno no a quando non dimostri comportamenti più etici.