Non c’è pace per la Regione Toscana. Lo scandalo che ha investito l’ex amministratore della ISI Electrolux di Scandicci, portato ieri a galla grazie all’operazione delle Fiamme Gialle, suscita più di una reazione all’interno del mondo politico. Ad intervenire con una nota è il commissario fiorentino e consigliere regionale della Lega Nord, Gian Luca Lazzeri. «Innanzitutto – afferma l’esponente del Carroccio – occorre ricordare che, per sostenere la riconversione industriale (per passare dalla produzione di frigoriferi alla realizzazione di impianti fotovoltaici), la Regione aveva investito circa 2 milioni di euro per la formazione del personale, lo sviluppo di nuove tecnologie e la stabilizzazione della posizione lavorativa degli ex dipendenti della Electrolux.
La Regione Toscana ha poi erogato, nel biennio 2009/2010, altri aiuti per un totale di circa 1,8 milioni di euro». REGIONE PRESA DI MIRA DA TRUFFE – Secondo Lazzeri, «le indagini della Guardia di Finanza fiorentina, alla quale va il nostro plauso, preoccupano e dovrebbero far scattare un campanello d’allarme alle orecchie per primo del Presidente Rossi: la Regione Toscana è presa di mira da truffe e da operazioni speculative. Come non ricordare il buco dell’Asl di Massa Carrara costato oltre 300 milioni di euro, ma anche i 29 milioni di euro per la costruzione della Bretella Lastra a Signa–Prato che, come si legge dalla stampa, sembrerebbero spariti ed il cui recupero (attraverso l’escussione di una fideiussione) non pare semplice.
Vi sono poi altri guai che hanno creato danni economici alle casse della Regione, alcuni ancora in corso di accertamento giudiziale come quello dei derivati finanziari. A fronte di questo quadro, con quali professionalità la Regione, soprattutto attraverso Fidi Toscana, va a valutare la bontà dei vari piani per il salvataggio delle sempre più numerose aziende che vanno in crisi nella nostra Regione? Non rischiamo di buttare i soldi dalla finestra? Sono queste le domande che facciamo al Presidente Rossi, al quale chiediamo come atto di buon governo di porre una forte attenzione sulla necessità di creare un gruppo di lavoro altamente qualificato e capace di intercettare, valutare e selezionare le sempre più numerose richieste di aiuto che vengono dal mondo imprenditoriale, molte volte anche sull’onda della tutela dei posti di lavoro.
Nel caso della ISI, l’esigenza di tutelare i livelli occupazionali, almeno da quanto viene riportato dalla stampa e con tutte le riserve sul fatto che vi è un accertamento giudiziario in corso, è stato un pretesto per effettuare operazioni che avevano ben altri scopi. La frequenza con la quale questi casi si verificano – conclude Lazzeri –, ci fa dubitare che non si trattino di meri incidenti di percorso, ma che siamo di fronte ad una inadeguatezza anche politica che richiede interventi radicali ed immediati.
Questo a partire dai rinnovi degli organi degli enti della Regione deputati, come Fidi Toscana, all’aiuto ed allo sviluppo delle nostre aziende. A Firenze si dice: “ Ad essere troppo buoni si passa da…”».