Una Lectio magistralis per parlare di luce, di cultura, di filosofia e di scienza. Inizierà così, alle 17 al cenacolo della Basilica di Santa Croce, la Notte Bianca di Firenze in programma il 30 aprile. Una sorta di ‘antipasto’ dell’evento fiorentino, che vedrà protagonisti - oltre all’Università di Firenze - anche il filosofo Sergio Givone, professore di estetica, ed il fisico Massimo Inguscio, ordinario di fisica della materia. La Lectio, dal titolo “M’illumino d’immenso.
La luce fra scienza e filosofia”, sarà centrato sui temi del bianco e della luce, protagonisti della maratona che, senza soluzione di continuità, animerà Firenze per dodici ore dalle 18 del lunedì per culminare alle 6 del mattino del primo maggio. “La nostra intenzione - afferma Givone - è quella di mostrare come, nella storia della filosofia e della letteratura, la luce abbia avuto un ruolo centrale e sia stata un elemento continuativo, dal Medioevo ai giorni nostri. A partire da Dante, dove la luce è il fil rouge della sua Divina Commedia, fino ad Ungaretti.
Per la parte filosofica saranno trattati, tra gli altri, due dei principali filosofi medievali, Roberto Grossatesta e Tommaso D’Aquino”. Massimo Inguscio percorrerà invece le varie tappe degli studi effettuati sulla luce, partendo da Galileo Galilei fino ai nostri giorni, con le continue ricerche dei fisici finalizzate a nuove tecniche di produzione di energia. “Sarà interessate - sostiene Inguscio - capire come leggi fondamentali della natura si possono tradurre in equazioni matematiche e come la luce può rappresentare un veicolo di informazioni”.