“La rete idrica toscana continua a fare acqua, nonostante gli investimenti milionari, che pesano sempre di più in bolletta”. Con queste parole la consigliera regionale Marina Staccioli commenta il florido bilancio di Publiacqua, che chiude il 2011 con 17 milioni di utili, di cui 11,5 saranno distribuiti ai soci. “Le perdite lorde (l’acqua immessa in rete e non fatturata) in Toscana – spiega Staccioli – restano tra le più elevate d’Italia. I dati raccolti da Irpet, che si riferiscono al 2007, parlano chiaro: la zona gestita da Publiacqua è quella che perde più di tutte, addirittura il 43%.
Significa che quasi la metà va persa”. “E’ vero che dagli anni 2000 – continua la consigliera - gli investimenti in Toscana sono pressoché quadruplicati, ma dobbiamo considerare il punto di partenza: tra gli anni ’80 e gli anni ’90 siamo stati i peggiori d’Italia. Meno di noi ha investito solo l’Umbria”. “Per vent’anni abbiamo investito un decimo rispetto alla Valle d’Aosta, la metà rispetto alla media nazionale”. Ma il dato più sconfortante è un altro: “le gestioni toscane che hanno investito di più (e Publiacqua è la prima per investimenti) non sono riuscite a incidere in maniera sensibile sulle perdite, che sono rimaste pressoché invariate dal 2002 al 2007.
In parallelo – conclude Staccioli - sono aumentati i costi in bolletta per remunerare gli investimenti e il capitale dei privati. Alla faccia del referendum della scorsa primavera”.