300.000 euro dati dal 2009 al 2011 da parte del Comune di Firenze e di alcune sue partecipate alla Web&Press, oltre a quanto incassato e non ancora quantificato per la distribuzione dei biglietti Ataf. Nel dettaglio, per pubblicità il Comune ha dato alla Web&Press 79.568 euro nel 2009, 97.021 nel 2010, 16.699 nel 2011. A queste cifre si aggiungano 30.257 da parte di Toscana Energia, 11.100 da Mukki latte, 34.999 da Publiacqua, 15.436 da Firenze Parcheggi e 15.180 da SAS servizi alla strada. Per un totale di 306.280 euro di fondi pubblici erogati alla società che ha curato la comunicazione nella campagna elettorale di Renzi e il cui nome è spuntato tra le fatture legate in qualche modo all'inchiesta su Lusi. "Questo è quanto si ricava dagli allegati alle risposte alle interrogazioni da noi depositate e alle quali mancano comunque ancora dei dati che abbiamo già richiesto.
Ma quel che abbiamo letto finora è sufficiente per cominciare a fare un po' di chiarezza in un ambito su cui finora sono stati posti molti interrogativi ma che non ha avuto esaurienti risposte. Facile sostenere l'abolizione dei finanziamenti pubblici alla stampa a livello nazionale e poi trovare a livello locale modalità come queste -spiega la consigliera comunale di unaltracittà, Ornella De Zordo- Le risposte alla mia interrogazione sui servizi della Web&Press, inviatemi oggi dalla Giunta comunale, sono incomplete e insoddisfacenti.
Non si risponde affatto alle domande 2 e 4 che chiedevano quali fossero le altre aziende che hanno partecipato alla gara indetta dalla società Imago per la distribuzione dei titoli di viaggio di Ataf , e se vi sia stata una gara per la distribuzione e diffusione di Reporter nel rispetto delle modalità di pubblicizzazione. Nessuna risposta neppure per la domanda 6 che chiedeva con quali finanziamenti siano stati pagati i servizi e le prestazioni professionali di Web&Press relativi alla campagna elettorale del sindaco.
Altre due domande hanno ricevuto risposte vaghe e ripreso note stampa già diffuse dalle aziende chiamate in causa. Poiché credo che la trasparenza sia un valore essenziale e non vada professata solo a parole da parte di chi amministra, ho ripresentato l'interrogazione, avvalendomi delle firme dei colleghi Grassi, Giocoli, Semplici e Scola che ringrazio per aver dato la possibilità di avere- attraverso le 5 firme - una risposta in aula nel prossimo Consiglio comunale".