Il trasporto pubblico locale ha bisogno di una regia nazionale, il Governo deve dare delle risposte. Dal tavolo dei relatori del convegno ‘Trenincitta’ organizzato da Regione Toscana e Legambiente per discutere della mobilità del futuro, l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao – e con lui è d’accordo anche l’assessore regionale ai trasporti dell’Emilia Romagna Alfredo Peri – è chiaro su questo punto: ”La nostra intenzione di oggi è lanciare un segnale e un appello al Governo – dice – , perché le politiche della mobilità stanno esplodendo tra i costi elevati del trasporto privato e la mancanza di risorse di quello pubblico.
Le Regioni non si oppongono al cambiamento, sono anzi favorevoli alla modernizzazione e alla liberalizzazione. Ma hanno bisogno di politiche nazionali e di politiche industriali a supporto del cambiamento”. A dimostrazione della volontà della Toscana di accettare la sfida del cambiamento, l’assessore Ceccobao ha ricordato la gara di ambito regionale per l’affidamento del servizio pubblico locale che la Toscana si sta preparando a bandire. “In Toscana - ha detto l’assessore - abbiamo progettato una gara per il tpl prima dell’input del Governo.
Ci stiamo muovendo come pionieri e stiamo incontrando molte difficoltà . Bisogna che il tpl finisca di essere una foresta pietrificata in cui non può cambiare nulla. Perché le cose sono cambiate e anche il trasporto pubblico va modificato. Le reti devono essere ridiscusse e ridisegnate per rispondere meglio alle esigenze di lavoro e di studio, agli orari delle città e agli orari di vita. Ci manca un interlocutore nazionale, il Governo, ed oggi vogliamo richiamare non per contrapporsi ad esso ma per lavorare insieme, nell’ambito della corretta collaborazione istituzionale”. “La politica del diritto alla mobilità non può essere concepita solo in termini di tagli, altrimenti si produce immobilità, oltre che inquinamento.
Per questo credo sia necessaria una politica nazionale di sviluppo della mobilità urbana organica che coinvolga tutte le Regioni”. A dirlo, nel corso della tavola rotonda organizzata per il convegno ‘Treni in città’, è stato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. “In Italia – ha detto il presidente – abbiamo bisogno di capire quello che vogliamo essere nei prossimi dieci anni, partendo da un diritto: quello di conciliare una mobilità socialmente ed ambientalmente sostenibile con i tempi della vita moderna.
Se non facciamo niente succede quello che stiamo denunciando, cioè una mancanza di politiche nazionali mentre le auto aumentano, aumenta l’inquinamento e aumentano anche i tempi di spostamento”. “La Toscana – ha sottolineato Rossi – è stata la prima Regione ad avere organizzato una gara unica regionale per l’affidamento del trasporto pubblico locale, anticipando il Governo sul tema delle liberalizzazioni. Ma quello che manca è una politica industriale che veda lo sviluppo della mobilità come uno dei motori per la crescita del nostro Paese.
Nella nostra gara destineremo 30 milioni l’anno all’acquisto di nuovi autobus, ma ci saranno ditte italiane pronte a cogliere questa opportunità, oppure saremo costretti ad acquistare all’estero? La tranvia di Scandicci ha dimostrato che il tram può risolvere i problemi della mobilità urbana e liberare Firenze dalla morsa del traffico e dell’inquinamento; ora dobbiamo giungere al completamento delle nuove linee per le quali saranno attivati anche i futuri finanziamenti comunitari: ma, anche in questo caso, dovremo andare a comprare i tram in Spagna o anche l’Italia potrà avere un’azienda in grado di partecipare ad una gara e magari vincerla?”, si chiede Rossi, ricordando la difficoltà di Breda nel produrre le 150 nuove vetture che Trenitalia deve consegnare alla Toscana entro il 2014.
“Vorrei che il Governo, oltre alle misure per le liberalizzazioni, convocasse le Regioni per discutere di una politica industriale che risponda al bisogno di mobilità dei cittadini. Rispetto tantissimo l’onestà, la competenza, la volontà di affrontare i problemi concreti del paese. Ma vorrei che ci si occupasse anche di politica”. “Chiedo all’esecutivo – ha concluso il presidente Rossi – di stabilire una premialità per le Regioni più efficienti: l’ho chiesta per la sanità ed ora la chiedo anche per i trasporti”.