In questi giorni, nelle case dei residenti fiorentini, sta arrivando la brochure intitolata “Firenze 2012, il punto sulla nostra città”, inviata dal Comune al fine di tenere informati gli abitanti su quanto fatto. Il punto cruciale si trova a pagina 13, quando la relazione tocca l’argomento Ataf, dove, secondo Fit Cisl, "si dà esplicitamente la colpa della vertenza aziendale e dei numerosi scioperi ai Lavoratori e ai Sindacati, i quali sarebbero colpevoli di fare barricate per non lavorare dieci minuti in più al giorno e per non recuperare produttività nei turni, sugli esempi di altre città italiane". "Egregio Sindaco di Firenze - risponde il sindacato in una nota - questa è solo la sua versione mentre la verità è un’altra e i cittadini si meritano di saperla.
Il fatto che si invii nelle case dei cittadini una brochure che riporta solo la versione di una delle due parti in causa è gravissimo, diventando così solo propaganda di basso livello. Senza entrare nel merito della questione, basta ricordare alcuni punti per mettere in dubbio la sua versione: l’azienda Newco Ataf Gestioni Srl è stata costituita all’insaputa di tutti, molto tempo prima che la vertenza si accendesse; un dibattito politico vero e proprio non c’è mai stato e la cosa è stata portata in Consiglio Comunale solo all’ultimo momento, quando ormai le cose erano già definite; storicamente il Sindaco non è mai stato un amante delle relazioni industriali (per dimostrarlo basta sentire il parere di altre categorie…) e spesso ha convocato le OO.SS.
solo per obbligo morale, non per la volontà di trovare soluzioni; secondo noi della FIT-CISL il Presidente di Ataf, proprio sull’esempio del Sindaco, in azienda ha dato alle relazioni industriali un profilo basso, non volendo mai entrare nel merito di un Piano Industriale, nonostante le ripetute richieste delle OO.SS.; i famosi dieci minuti del Sindaco non sono il centro della questione come vuole fare credere, ma le sue richieste, arrivate soltanto quando ormai i rapporti erano stati gravemente compromessi dalle dichiarazioni al veleno, rilasciate ogni giorno sulla stampa (non certo da noi della FITCISL!), erano almeno quindici. Queste cose, per correttezza, i cittadini le devono sapere tutte, non solo quelle che le fanno comodo! E visto che si rientra in questo argomento, ricordiamo che la FIT-CISL ha avuto sempre un atteggiamento serio, rispettoso e costruttivo nelle vertenze affrontate e che la maggior parte dei Lavoratori, i quali sono molto attaccati alle sorti della propria azienda, di fronte ad una controparte altrettanto seria e rispettosa, sarebbero disposti a lavorare anche venti minuti in più pur di dare un futuro ad Ataf, l’azienda storica dei trasporti fiorentini. Chi conosce approfonditamente i problemi di questo settore però, sa bene che non possono essere dieci minuti il toccasana ai problemi di velocità commerciale, di organizzazione, di infrastrutture, di risorse perennemente mancanti! Forse il semplice cittadino ci può credere, egregio Sindaco, ma noi no! A noi il privato non spaventa a prescindere ma può spiegare ai cittadini, egregio Sindaco, come mai nel bando di vendita di Ataf la proprietà non vuole inserire nessuna tutela a garanzia dell’occupazione e delle condizioni di lavoro?" così termina la lettera aperta della Segreteria Territoriale FIT-CISL di Firenze