Ancora code agli sportelli, ancora rabbia e proteste in tutta Italia. Stamani gli uffici postali si sono dovuti bloccare per un problema di connessione al server centrale. Code estenuanti agli sportelli e siccome non è la prima volta che accade, a farne le spese sono gli incolpevoli lavoratori. Il black out della rete computerizzata ha ostacolato il regolare svolgimento delle operazioni. Per l'ennesima volta tutto fermo dalle 8.40 del mattino. Secondo la Cisl: "Ora basta, il ministro faccia luce sui perenni disservizi di dell'azienda". “Il fatto è che Poste italiane sta dando sempre più prova dell’incapacità di andare incontro alle esigenze degli utenti – attacca Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana – Da un lato si riducono i servizi nelle zone più disagiate e si chiudono gli uffici in montagna, dall’altro lato anche laddove il servizio dovrebbe funzionare al meglio, ci si scontra continuamente con problemi come quello di oggi.
Inoltre Poste italiane non dimostra certo grande disponibilità a comprendere le esigenze dei cittadini – si lamenta Giurlani -. Per questo credo sia opportuno un intervento da parte del ministro competente sui disservizi troppo frequenti e sulle scelte strategiche di fondo di un’azienda che eroga servizi pubblici”.