«Pendolari in piedi, stretti come sardine e carrozze ridotte per i treni del Valdarno». E' la protesta di Maurizio Da Re, portavoce del 'Comitato Pendolari Valdarno Direttissima', di fronte all'ennesimo disservizio di Trenitalia di venerdì scorso del treno regionale n° 3161, Firenze-Foligno, che è partito da Firenze S.M.Novella alle 16:12 con sole 5 invece delle 8 previste. «Il treno era già sovraffollato alla partenza, da S.M.Novella, per le 3 carrozza in meno - accusa Da Re - con tantissime persone in piedi anche nei corridoi delle vetture, e alla stazione successiva di Campo di Marte la situazione è diventata iinsostenibile, con molti pendolari in difficoltà nella salita sul treno e poi a bordo in piedi, accalcati in ogni spazio e corridoio disponibile».
Il portavoce dei pendolari del Valdarno ha presentato così reclamo alla Regione Toscana, a cui chiede se intenda proporre alla Regione Umbria di applicare sanzioni a Trenitalia per il disservizio del treno Firenze-Foligno, di competenza umbra, ma che ha visto come viittime i pendolari toscani. Ma Da Re si spinge oltre e chiede alla Regione se siano previsti standards di sicurezza di viaggio riguardo al sovraffollamento, con indicazione di limiti nel numero di persone trasportate su treno. E poi il portavoce dei pendolari Da Re conclude con un'ultima domanda: «Visti i continui disservizi, la Regione Toscana intende rivedere il servizio dei treni interregionali Firenze-Foligno e Firenze-Roma?».