«Un atto assolutamente incomprensibile e che non fa altro che gettare benzina sul fuoco in una situazione già divenuta insostenibile da diverso tempo come denunciato più volte». Con queste parole il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi interviene sul “divieto di accesso” per la Fp Cgil all’interno dell’istituto penitenziario di Ranza. «Quanto accaduto è in assoluta controtendenza con l’impegno che ci siamo assunti da tempo – prosegue Bassi – per la risoluzione delle criticità annose legate alla sicurezza del personale penitenziario, al sovraffollamento dei detenuti e alla struttura stessa.
Inaccettabile è il silenzio da parte della direzione penitenziaria che si è venuto a legare alla vicenda. E’ un atto che svilisce l’impegno profuso da questa amministrazione e dall’Onorevole Susanna Cenni da sempre attenti alle problematiche e da sempre in prima linea per una risoluzione che, fino ad oggi, ha permesso i livelli di accettabilità. Gli esempi più recenti a tale proposito sono l’ordine del giorno approvato in Parlamento ad hoc su Ranza che invita il Governo a tenere alta l’attenzione, all’interno del decreto legge “svuotacarceri”, sull’istituto sangimignanese.
Sulla stessa linea anche e l’individuazione di un garante dei detenuti da parte del Comune. Ogni lavoratore ha diritto ad una tutela e ad essere rappresentato da una sigla sindacale. Anche per questo motivo è inammissibile che l’accesso al carcere siano rimasto interdetto alla Fp Cgil, perlopiù senza alcuna motivazione valida addotta. In questo momento sugli atteggiamenti di chiusura bisognerebbe invece far prevalere il dialogo e la comprensione, nell’interesse di tutti, dai lavoratori agli amministratori, affinché si riesca tutti insieme – conclude il sindaco Bassi – a trovare una soluzione a dei problemi che altrimenti rischiano di rimanere irrisolti»