Lo slogan “Il fumo uccide”, che da alcuni anni è per obbligo riportato sulle scatole delle sigarette, ha scatenato polemiche a non finire tra proibizionisti e antiproibizionisti. Se molti condividono la campagna tesa a scoraggiare l’assunzione di tabacco in quanto estremamente pericolosa per la salute, un fronte robusto contesta violentemente certi dati statistici e i toni intimidatori nei confronti del “vizio” del fumo. E di “vizio” parlava del resto già alla fine del Cinquecento lo straordinario viaggiatore fiorentino Francesco Carletti il quale si scandalizzava che gli abitanti delle Indie Orientali assumessero il prodotto “per naso” o “per bocca” dichiarando – alla stregua di un moderno proibizionista - «non mi piacque già mai pigliare il fumo del tabacco»; ma subito dopo gli sfugge un «mentre stetti nel Messico, bevevo cioccolata e mi piaceva, mi giovava e quasi non mi pareva di poter stare un giorno senza berne». Ecco il punto! Al di là delle questioni relative alla salute – indubbiamente importanti – a ciascuno la propria “dipendenza”, potremmo dire. E partendo dallo slogan che abbiamo riportato, ci è sembrato che si potesse organizzare un’antologia di racconti che scavassero sulla ricerca del “piacere”, anche piccolo, quotidiano, ma perentorio, fatto inevitabilmente di una forma di assuefazione che, se arginata o combattuta, provoca esperienze difficili e penose, se non addirittura reazioni violente. Dalla prefazione di Riccardo Parigi e Massimo Sozzi
Melbookstore, Il fumo uccide
Giovedì 12 aprile alle ore 18.00 presentazione dell’antologia. Racconti, tra gli altri, di Racconti di Luca Bandini, Cristina Bianchi, Lucia Bruni, Daniele Cambiaso, Marcello Cimino, Antonella Cocolli & Gianpaolo Sfondrini, Donatella Fabbri, Stefano Fiori