di Massimo Capitani foto di Corrado Sacchi BRESCIA- Non ci sembra giusto mettere in relazione le storiche conquiste di Leonard Bundu con l'immagine mediocre dei giocatori della Fiorentina, ma in questo momento di frustrazione per il popolo di sportivi e tifosi, ci pare vincente aggrapparsi ad un campione e atleta vero come Leonard. Conoscendolo, ci riserverà al massimo un sorriso ed una battuta in perfetto stile fiorentino, perché Leonard Bundu è così, fuori dal ring. Sul ring di Brescia ieri sera Leonard si è mosso come sempre, il sorriso contratto in una maschera di concentrazione e la scritta “hard life” tatuata sull’addome.
E nel capannone di Brescia con lui è dura per tutti, soprattutto per il più giovane avversario, Antonio Moscatiello. Il match Moscatiello parte contratto, Leonard inizia a cambiare guardia con disinvoltura e già nel corso della 1°ripresa mette in mostra combinazioni veloci e precise. Anche nel 2° tempo è il campione a fare il match, lo sfidante non riesce ad accorciare per lavorare alla corta distanza. Nel 3° round l’episodio che imprime al match un’accelerazione improvvisa.
Una testata accidentale in cui il campione fiorentino riporta una ferita alla fronte. Il sangue scorre copioso ed ha il sapore di un pari tecnico, il verdetto che viene riservato agli incontri che si concludono per ferita accidentale prima del 5° round. La reazione del campione, sia nel finale di 3° che nel corso del 4° round, è rabbiosa e prolungata e lo sfidante non sembra in grado di arginarla. Serie a due mani centrano la figura ed il volto di Moscatiello. Nella 5° ripresa il capolavoro del campione, in guardia destra costringe alle corde Moscatiello e lascia partire un montante sinistro violento e preciso che centra l’avversario al fegato e non gli lascia scampo.
Il conteggio dell’arbitro arriva al sua conclusione senza che Moscatiello sia in grado di riprendere. È k.o. Leonard Bundu e Firenze sono ancora campioni d’Europa. Leonard ha dunque mantenuto fede ai propositi della vigilia e rimane ancora per un po’ in cima al tetto d’Europa. Il suo obbiettivo è quello di difendere il titolo in Inghilterra contro lo sfidante ufficiale e, per bocca del suo manager Loreni: “portare il mondiale a Firenze”. Vedremo, un passo alla volta come ama ripetere Leonard nel suo cammino da campione.
Ora lasciamo che l’uomo torni a godersi la sua famiglia ed una vita se non facile, almeno normale. Poi sarà di nuovo tempo di show. La grande serata bresciana di boxe nelle immagini di Corrado Sacchi
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