PerUnaltracittà-lista di cittadinanza non accetta il procedimento legalmente sancito e programmato per smaltire l'Amianto presente sul terriotorio: costa troppo e non è un aiuto a risolvere il problema, anzi questo preoccupa perché potrebbe portare al definitivo abbandono delle strutture private coinvolte. "Le modalità individuate nel nostro territorio per lo smaltimento dell'amianto dai piccoli manufatti privati sono del tutto assurde. E infatti pochi cittadini si decidono a rimuovere il pericoloso materiale che tuttora ricopre in abbondanza capanni e capannette in orti, balconi, giardini e quant'altro, spaventati dalle modalità e dai costi.
Rivolgersi ad una ditta specializzata risulta molto costoso (ben 750 euro di media per una copertura di 2 metri per 4); in alternativa Quadrifoglio dà al proprietario del manufatto un kit a basso costo (25 euro per 30 kg fino a un massimo di 100 kg, ovvero 3 kit) e con un semplice foglio di istruzioni invita il singolo cittadino a mettere mano alla rimozione, imballaggio e trasporto con mezzo proprion di uno dei materiali più pericolosi, che diventa micidiale se si procede a rompere o segare le lastre.
Le conseguenze della presenza di fibre di amianto in ambienti urbani, o comunque frequentati dalle persone, sono ormai drammaticamente note. Possibile che il Comune non individui modalità diverse e non intraprenda la strada degli incentivi per favorire lo smaltimento?" si domanda Ornella De Zordo "La bonifica delle coperture e di altri prodotti in amianto si pone come un fattore della massima importanza ed urgenza. Può non stimolare particolarmente chi ha come riferimento i valori estetici della "città più bella del mondo", ma riguarda da vicino la salute dei suoi abitanti, anche se magari delle periferie.
Ci piacerebbe vedere al riguardo da parte dell'amministrazione un impegno più pressante di quanto emerge dalle risposte alle interrogazioni fatte a proposito". "Quanto alla bonifica e rimozione da edifici pubblici - conclude l'esponente di Palazzo Vecchio - oltre a due interventi preogrammati per l'estate, sarebbe opportuno fare una programmazione a più lungo termine, facendo i conti anche con le risorse necessarie, e che necessariamente andranno individuate".