Cinque giorni di sciopero per il Nuovo Corriere

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Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2012 19:47
Cinque giorni di sciopero per il Nuovo Corriere

Cinque giorni di sciopero per il Nuovo Corriere Il Nuovo Corriere di Firenze e il Nuovo Corriere Aretino rischiano la chiusura. Per questo l’assemblea dei giornalisti e dei poligrafici ha votato all’unanimità un pacchetto di cinque giorni di sciopero, di cui il primo fissato per il 15 marzo, se l’azienda non farà subito chiarezza sul futuro dei posti di lavoro e delle edizioni del giornale. Giornalisti e poligrafici hanno richiesto un incontro urgente all’amministratore Michele Polacco per avere chiarimenti sulle prospettive aziendali e sul piano industriale di riorganizzazione e di rilancio, ancora atteso a distanza di mesi dalla chiusura delle edizioni di Prato, di Lucca e della Versilia. Prioritaria resta la salvaguardia dei posti di lavoro e la difesa della dignità professionale, alla luce dei contratti a termine scaduti e non rinnovati e di quelli prossimi alla scadenza, e ugualmente decisiva la questione del pagamento dei compensi ai collaboratori, in ritardo ormai di mesi. L’assemblea, alla presenza dei rappresentanti di Assostampa Toscana Paolo Ciampi e Nazzareno Bisogni, ha inoltre dato mandato al Cdr e al Delegato Slc per gli ulteriori quattro giorni di sciopero, condizionati dall’avvio di un serio confronto con l’azienda, visto che a meno di un mese dall’assemblea dei soci che deciderà il futuro de Il Nuovo Corriere di Firenze e de il Nuovo Corriere Aretino, giornalisti e poligrafici delle due testate ancora non sanno quale sarà il loro destino. Assemblea dei collaboratori, il documento approvato L’assemblea dei giornalisti collaboratori della Toscana, riunitasi il 7 marzo presso la sala Oriana Fallaci della Toscana su iniziativa dell’Associazione Stampa Toscana, intende denunciare con forza la situazione sempre più grave e inaccettabile relativa al mancato pagamento dei compensi in varie testate, quotidiane e non, della Toscana: situazione tanto più inaccettabile in considerazione dei compensi irrisori previsti per il lavoro di giornalisti indispensabili per quotidiani, radio, televisioni e testate on line. L’assemblea chiede all’Ast di attivarsi in tutti e modi e le sedi possibili per tutelare i diritti dei giornalisti collaboratori, facendosi interprete di questa situazione anche presso l’Fnsi, alla quale si chiede di mobilitarsi a sostegno della proposta di legge sull’equo compenso e di promuovere in tutte le realtà regionali, le attività e la presenza della commissione del lavoro autonomo. Chiede ai comitati e ai fiduciari di redazione di monitorare attentamente la situazione e di porre la questione dell’entità dei compensi e del loro tempestivo pagamento al centro del confronto con i loro editori, anche prevedendo una specifica rappresentanza del lavoro autonomo al loro fianco. Alle istituzioni toscane chiede attenzione per la realtà del lavoro precario e autonomo nel giornalismo toscano e l’individuazione di strumenti di incentivo per le aziende che sapranno rispettare le regole, così come il blocco di ogni finanziamento, contributo e pubblicità per le aziende che non le rispetteranno. “Bye, Bye Book!”.

Arriva il self publishing La prossima sfida dell'editoria si chiama self publishing, l'auto-pubblicazione del libro. Se ne parlerà sabato 24 marzo 2012 a Empoli, alla biblioteca comunale “Fucini”, con Bye Bye Book, il primo convegno italiano interamente dedicato al self-publishing. Il self publishing in Italia è ancora agli esordi ma durante tutto il 2011 è emerso in modo prepotente sul mercato globale dei libri. Secondo le ultime ricerche (vedi www.ifbookthen.com), nel 2010 non c'era nessun titolo autopubblicato nella top 100 della libreria online di Amazon.com (uno dei principali e storici siti di commercio online specializzato in libri e che sta puntato molto sul self publishing).

Ma dall'aprile 2011 al gennaio 2012 dei cento libri più acquistati su Amazon in media circa 20 sono di self publishing. Se il prezzo medio dell'ebook di un editore è di 8,5 dollari, un libro autoprodotto costa mediamente tra l'1,5 e i 2 dollari. Nel 2011 in termini di volume il mercato del self publishing costituisce tra il 3 e il 5% del mercato dell'ebook, con circa 15 milioni di download. Se il valore del mercato complessivo dell'ebook è di 2 miliardi di dollari, 20-30 milioni derivano dal self publishing. L'evento di sabato 24 a Empoli nasce dalla collaborazione della Biblioteca comunale “Renato Fucini” con il Self-publishing Lab, un gruppo di autori ed esperti del web che da tempo si occupa delle tematiche legate all'auto-pubblicazione.

La riflessione attuale sull'industria dei contenuti e sul lavoro culturale non può più eludere un fenomeno che sta ampiamente prendendo piede in Italia e che ha una innegabile dimensione pubblica. Non riducibile alla vanity press, il self-publishing è un prisma di possibilità offerte alla diffusione ed alla crescita culturale. Esplorare le sfaccettature di questo prisma è l'intento della giornata di studi, il cui programma cerca di coprire gli aspetti teorici e quelli pratici dell'autopubblicazione: dopo una prima riflessione sugli scenari dell'editoria digitale, del digital lending e del ruolo delle biblioteche pubbliche, della legislazione relativa al diritto d'autore, gli interventi dei relatori insisteranno sugli strumenti a disposizione di chi vuole rendere pubblico un testo, sulle modalità di costruzione, di valutazione e di commercializzazione dei testi stessi.

Si racconteranno inoltre le pratiche più innovative di scrittura che emergono dal web. Tra i relatori presenti ci saranno Mauro Guerrini, docente di biblioteconomia dell'Università di Firenze ed ex-presidente nazionale dell'Associazione italiana bibliotecari, l'avvocato Marco Giacomello, esperto di editoria digitale e diritto d'autore, il self-publisher Sergio Covelli e gli scrittori Vanni Santoni e Gregorio Magini, fondatori della Scrittura industriale collettiva. L'ingresso al convegno è aperto a tutti e gratuito, basta registrarsi sul sito www.byebyebook.it, dove è disponibile il programma completo. Aut&Aut si trasferisce in Rete A distanza di vent’anni dall’uscita del primo numero cartaceo, Aut&Aut, la rivista dell’Anci Toscana si trasferisce in Rete e diventa una testata on line.

Esce infatti oggi il primo numero della nuova serie, tutto in digitale, che si potrà sfogliare direttamente su internet all’indirizzo www.autaut.ancitoscana.it (ma per gli “affezionati” al cartaceo resterà comunque la possibilità di “scaricare” il numero sul proprio computer in versione pdf ed eventualmente di stamparlo). Una scelta che punta ad accrescere la qualità e l’efficacia, sfruttando al massimo le potenzialità offerte dai nuovi strumenti di comunicazione nell’intento di accrescere la capacità di diffusione e penetrazione. Il nuovo Aut&Aut viene inviato, attraverso una newsletter, ad oltre 3000 indirizzi mail di amministratori toscani (sindaci, assessori comunali, regionali e provinciali, consiglieri, dirigenti) ma anche agli Urp dei Comuni toscani, agli esponenti del Terzo Settore, alle associazioni di categoria, ai sindacati, alle biblioteche della regione. La nuova rivista sarà più snella, con articoli più brevi e interamente monografica, ed ospiterà come sempre i contributi di amministratori, docenti, ed esperti delle materie affrontate di interesse per il mondo degli enti locali e delle autonomie.

A fare eccezione proprio questo primo numero, intitolato “Comuni: ripartire in 11 mosse” che riprende tutti i temi affrontati dalla rivista cartacea nel corso del 2011 (dalle Politiche abitative al Trasporto pubblico locale, dall’urbanistica alle Società della Salute), nell’intento di analizzare la loro evoluzione a distanza di mesi, come si sono sviluppate le politiche regionali e locali, quali interventi sono stati intrapresi, le principali novità intercorse. All’interno della rivista, come sempre, anche la rubrica “Percorsi di cittadinanza” dedicata al mondo dell’immigrazione e alle politiche degli enti locali.

Tra le novità, la rubrica “Altri Meridiani” che si propone di raccogliere le “buone idee in giro per il web”, con un focus, in questo numero, sulle energie alternative. Infine, tra le potenzialità offerte dalla nuova piattaforma della rivista, c’è la possibilità di inserire approfondimenti extra che arricchiscono i contenuti del giornale, attraverso collegamenti esterni a documenti di approfondimento, dossier, normativa. Un’opzione che consente di rendere il giornale costantemente aggiornato anche dopo la sua uscita.

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