Nel Chianti inizia a farsi largo la produzione casalinga di birra di qualità. Una bionda dal deciso tocco luppolato, prodotta a Tavarnelle Val di Pesa dal neonato birrificio artigianale “Math”, è salita sul podio del più importante concorso nazionale dedicato al settore: “Birra dell’anno”, nell’ambito della manifestazione “Sapore 2012”, svoltasi a Rimini alcuni giorni fa. Una medaglia di bronzo che l’homebrewer Matteo Ferré, titolare della giovane azienda aperta nella zona di Rovai dallo scorso luglio, attribuisce all’utilizzo di una sorgente del Chianti.
“E’ l’acqua di questo territorio - dichiara Ferré - che dà valore aggiunto alla mia birra e che incide più di ogni altro ingrediente nel processo di birrificazione casalinga, superiore persino al malto, prodotto che acquistiamo in Belgio”. E con i paesi del nord Europa Matteo Ferré, alla guida del birrificio insieme alla moglie Manola, ha un legame speciale. Figlio di un cantautore francese, ha appreso i segreti del mestiere da tre birrai belgi con cui ha lavorato in passato: Didier della Brasserie du Flo, Dany della Fantome, José de La Botteresse de Sur-les-Bois e Pièrre Gobron di Les 3 Fourquets (ex Achouffe).
Il Birrificio “Math” produce quattro birre. La 70 è una Belgian Pale Ale, La 16 una birra che rientra nella categoria Spice/Herb/Vegetable, La 68 una Blanche con un tocco luppolato più deciso e La 27 una classica Dry Stout. “Sono convinto del fatto che la nascita di tanti microbirrifici in Italia - aggiunge - non crei problemi di concorrenza, bensì favorisca l’educazione dei consumatori verso i prodotti di qualità, dia l’opportunità di scegliere la birra più congeniale alle proprie preferenze; il mio segreto è il rigore, la volontà di non fermarmi mai, di non essere mai soddisfatto”.
Al titolare del Birrificio Math giungono anche i complimenti del sindaco di Tavarnelle Sestilio Dirindelli. “E’ l’esempio di come idee chiare e volontà di lanciarsi in sfide non facili come questa - commenta il primo cittadino - possano premiare il lavoro di chi crede in quello che fa, mettendo in atto il proprio bagaglio di conoscenze e competenze, i miei migliori auguri di buon lavoro ad una azienda che dimostra che nel Chianti l’eccellenza è vino e molto altro ”.