La ricerca dei dispersi nella parte sommersa della Costa Concordia è stata definitivamente sospesa. La decisione è stata presa da Franco Gabrielli, commissario per il naufragio, dopo aver sentito i familiari. Sono passati oramai 18 giorni dall' incidente che ha visto coinvolta la nave. Quanto al relitto, naufragato il 13 gennaio davanti al Giglio, Foschi esclude che possa essere rimesso in funzione. Il Costa Concordia, adagiato sulla scogliera, continua a registrare folle di curiosi che vengono anche da lontano, ma l'isola ha paura del disastro ambientale e voglia di sbarazzarsene al più presto. Greenpeace Italia venerdì scorso si è mobilitata davanti al Ministero dei trasporti e sta ricordando a tutti che esiste un decreto che, se approvato subito, potrà tutelare le aree di mare sensibili da disastri come quello della Costa Concordia.
La legge 51 del 2001 (art. 5, comma 2) permette infatti di regolamentare, con un decreto del Ministro dei Trasporti di concerto con il Ministro dell'Ambiente, il traffico marittimo nelle aree "a rischio" come il Santuario dei Cetacei. Greepeace chiede al popolo della rete di inviare una mail di sollecitazione al ministro Passera per sollecitare un decreto di tutela. Sono molte le strutture turistiche che si affacciano lungo la Costa d'Argento e che si preoccupano per le ripercussioni che questa drammatica tragedia potrebbe avere creando titubanze nei turisti e negli amanti di questo territorio.
Al momento la situazione del mare intorno la nave non desta preoccupazioni, in quanto non si sono verificati sversamenti di nessun genere di agenti inquinanti. Le navi attrezzate per la pulizia del mare sono perennemente piazzate intorno la nave Concordia, pronte ad intervenire in qualsiasi momento. L’area perimetrale della nave è stata circoscritta con panne assorbenti pronte a raccogliere qualsiasi eventuale fuoriuscita. I lavori di recupero del carburante sono già stati pianificati e avviati nella loro fase preparatoria dalla società olandese Smit, leader nel mondo, e compatibilmente con le condizioni meteo marine potranno essere completati in circa 28 giorni lavorativi.
"Riteniamo -interviene il presidente del Consorzio MaremMare Walter Rossi- prioritario rassicurare sugli sviluppi delle operazioni che vengono svolte dai migliori esperti del mondo, sotto la direzione del Commissario della Protezione Civile Franco Gabrielli e di un Comitato Scientifico che ogni giorno si riunisce per prendere le decisioni per il giorno seguente".