A seguito dell'accertamento - riscontrato giorni fa in un allevamento di Montespertoli - di un focolaio di malattia di Newcastle, che colpisce i volatili e non è trasmettibile all'uomo, la Regione Toscana ha emesso un'ordinanza - che deve essere applicata dai singoli comuni - per istituire un'area di sorveglianza compresa nel raggio di 10 chilometri dall'epicentro del focolaio stesso. In ottemperanza all'ordinanza stessa sono apposti, sulle vie collinari, i cartelli che indicano come l'area sia appunto soggetta a monitoraggio.
Oltre Montespertoli, il provvedimento riguarda Scandicci, San Casciano, Montelupo Fiorentino, Lastra a Signa, Impruneta, Tavarnelle Val di Pisa, Barberino Val d’Elsa e Certaldo. Nella zona sottoposta a sorveglianza vengono applicate misure di tutela tra le quali l' identificazione delle aziende che detengono volatili, il controllo dei movimenti dei volatili e di uova da cova nell'ambito della zona, il divieto di uscita dei volatili dalla zona per i primi quindici giorni, tranne il caso in cui siano trasportati direttamente, previa autorizzazione, in un macello, designato dall'autorità competente, situato fuori dalla zona di sorveglianza, il divieto di partecipazione a fiere, mercati, esposizioni e raduni di volatili o altri uccelli