Sei lacci, una grossa trappola, una balestra con dardi e uccelli vietati. E' questo il frutto del sequestro operato dalla Polizia provinciale, che ha sorpreso un bracconiere proprio mentre posizionava i lacci per catturare gli ungulati all'interno di una zona di ripopolamento e cattura. L’indagine, condotta dal personale della Polizia Provinciale con sopralluoghi e appostamenti, ha permesso di sorprendere il bracconiere intento a posizionare dei micidiali lacci in cordino di acciaio e morsetti a vite, atti alla cattura di ungulati, in particolare cervi e caprioli.
I mezzi di cattura vietati erano stati posizionati all’interno della zona di ripopolamento e cattura di Valiano che si trova nel Comune di Montemurlo in località Cicignano. Oltre ai lacci, la persona aveva predisposto una grossa trappola a scatto con del cibo per attirare la selvaggina, in particolare istrici. La successiva perquisizione dell’abitazione ha consentito alla Polizia provinciale il sequestro di una balestra munita di dardi con punta in acciaio, solitamente utilizzata per attività di bracconaggio e degli uccelli vietati.
La persona è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Prato per esercizio di caccia in periodo di divieto generale, con mezzi vietati e in zona di ripopolamento e cattura, nonché per detenzione di specie selvatiche non consentite. La Polizia provinciale con questo nuova operazione aggiunge un altro tassello all’attività principale di tutela della fauna e di contrasto al bracconaggio. Si ricorda la disponibilità a fornire informazioni e ricevere richieste e segnalazioni al 337 317977 o attraverso il sito della Provincia di Prato.