Al via a Firenze e provincia il progetto “FILI”, acronimo di Filiera d’Inserimento Lavorativo Integrata. Finanziato dalla Provincia di Firenze tramite risorse del Fondo Sociale Europeo, per un importo che sfiora il mezzo milione di euro, il progetto rientra nel ventaglio di azioni che Palazzo Medici Riccardi porta avanti per contrastare la difficile situazione economica e occupazionale di questi anni, in collaborazione con il tessuto sociale e istituzionale locale. Di cosa si tratta? “FILI” prevede una serie di azioni integrate per orientare al lavoro uomini e donne in particolari situazioni di difficoltà: detenuti ed ex detenuti, tossico e alcool dipendenti, soggetti in trattamento psichiatrico, nuove povertà, famiglie monoparentali, giovani disoccupati. Il percorso definito da “FILI” parte con la presa in carico dell’utente, segnalato da Centri per l’impiego, servizi sociali ed enti carcerari, e prosegue con un iter di orientamento specialistico e di tutoraggio al lavoro.
Una volta valutate le abilità lavorative del soggetto, la persona viene indirizzata verso percorsi formativi o di educazione al lavoro e, successivamente, a tirocini formativi in azienda, che prevedono un rimborso spese di 400€ mensili. L’équipe che svolge l’indagine conoscitiva e l’orientamento dei soggetti segnalati è composta da operatori Caritas, Arci, Ciao Firenze e da membri della Direzione Lavoro della Provincia di Firenze. “Il progetto ha ricevuto un finanziamento piuttosto alto, sfiorando il mezzo milione di euro – spiega l’Assessore provinciale a Lavoro e Formazione Elisa Simoni – .
Investire in questa iniziativa ci è sembrata una scelta obbligata, data la particolare situazione sociale ed occupazionale che stiamo vivendo. L’emersione delle nuove povertà ci spinge a rivolgerci con particolare attenzione a donne sole con figli, a over25 disoccupati, a famiglie con invalidi o disabili e a tutti quei soggetti che ci vengono segnalati dalle Prefetture, dai servizi sociali e dagli stessi Centri per l’impiego”. “In tempi in cui i servizi sociali devono caratterizzarsi più per il profilo dell’integrazione che per l’aspetto assistenzialistico – ha commentato Stefania Saccardi, Assessore al Welfare e Politiche del Lavoro del Comune di Firenze - è sempre più importante creare un legame virtuoso con i servizi per il lavoro.
Solo attraverso il lavoro, infatti, si può aiutare le persone in situazione di disagio a raggiungere l'autonomia: è questo il fine vero del nostro intervento”. Se da una parte c’è la presa in carico delle persone a rischio di esclusione dal mercato del lavoro, dall’altra l’équipe si occupa anche di eseguire una mappatura delle aziende locali dove poter indirizzare i soggetti per i tirocini lavorativi, per incrociare al meglio domanda e offerta di lavoro. “Per noi si tratta di un progetto che entra concretamente nel vivo del tema dell’uguaglianza e delle pari opportunità di accesso al mondo del lavoro e che mostra tutta la sua importanza nelle fasi di crisi come quella che il nostro Paese sta attraversando” afferma la Presidente di Arci Firenze Francesca Chiavacci. Nel primi 5 mesi di attività, ossia nel periodo compreso tra ottobre 2011 e febbraio 2012, gli operatori hanno ricevuto in totale 300 segnalazioni (250 circa dalla città di Firenze e 50 dal resto del territorio provinciale).
“Questi numeri già di per sé ci indicano la bontà del progetto – afferma Alessandro Martini, direttore Caritas Firenze – e ci riempiono di soddisfazione. Certo, non possiamo nascondere anche un senso di preoccupazione per l’incremento nei numeri e nelle tipologie di tutte quelle persone che rischiano di restare al di fuori del mercato del lavoro”. Per 80 di loro la Commissione del progetto FILI ha approvato un finanziamento con una borsa-lavoro, di durata variabile tra i 2 e i 6 mesi, per un tirocinio all’interno di aziende, cooperative e botteghe artigiane dei più diversi comparti produttivi: dalla ristorazione alle pulizie, dal verde al giardinaggio fino alle imprese edili e alle attività di segreteria. Un progetto che riesce a dare a tutti un’opportunità in più: ai soggetti in difficoltà, che si avvicinano al mondo del lavoro con un periodo di tirocinio retribuito e che - rientrando nel mondo produttivo - acquistano maggiore fiducia nelle proprie capacità ed alle aziende del territorio, che non hanno oneri né a livello assicurativo né amministrativo-burocratico, e che dunque possono avvalersi di forza lavoro ulteriore senza spese. Due le sedi dove si espleta il servizio: la struttura “Albergo Popolare” del Comune di Firenze in Via della Chiesa, 66, del Comune di Firenze e il Centro per l’impiego provinciale in via del Pratellino.