Ataf. L'assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni, rispondendo a una domanda d'attualità del gruppo di Rifondazione comunista, ha fatto presente che sono stati compiuti passi significativi nell'orientamento generale della gara unica che "personalmente ritengo l'unica soluzione che possa dare garanzie al servizio e ai lavoratori". I sindacati hanno deciso intanto di proclamare una giornata di sciopero - la sesta dall'inizio dell'anno - nei primi giorni di dicembre. La decisione è stata assunta dopo l'incontro avvenuto tra le parti presso la Prefettura lo scorso 22 novembre.
I temi al centro del confronto sono essenzialmente tre: il piano industriale, richiesto dai sindacati e non presentato dall'azienda (secondo quanto sostengono i sindacati: Ataf avrebbe presentato solo delle linee-guida); la scelta della privatizzazione, circa la quale i sindacati non sono contrari a priori ma desiderano discuterne la modalità che dovrebbe essere collegata al processo di riforma del settore posto in essere dalla Regione Toscana (aggregazione delle aziende); la partecipazione di Ataf alla gara unica regionale.
Soprattutto su quest'ultimo punto si concentrano gli interrogativi dei sindacati. Se l'azienda - l'unica totalmente pubblica del panorama regionale - partecipasse, si andrebbe ad una privatizzazione parziale regolata e all'interno del processo più complessivo. Se Ataf decidesse di non partecipare, si aprirebbe uno scenario che secondo le organizzazioni sindacali provocherebbe pesanti ricadute anche occupazionali. I sindacati fanno presente che a fronte di novità rilevanti nei prossimi giorni, potrebbero disdire lo sciopero proclamato.
Il 24 novembre si è tenuto presso la Regione Toscana un incontro tra l'assessore regionale ai Trasporti e i Sindaci dei nove Comuni azionatisi dell'azienda consortile (Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Firenze Impruneta, Scandicci, Sesto Fiorentino e Vaglia). Il Comune di Firenze ha chiesto la collaborazione di Regione e Provincia per progettare una rete di trasporti urbana che soddisfi al meglio le esigenze dei cittadini. La Regione, nel ribadire soddisfazione per la volontà di lavorare tutti insieme, ha mostrato sensibilità per venire incontro alla richiesta di risorse di Firenze.
"Mi dispiace - ha replicato Andrea Calò - La modalità delle relazioni sindacali è improntata sulla scarsa sensibilità del duo Renzi-Bonaccorsi. La posizione del Comune, sulla base della quale, tutto sarebbe risolvibile con dieci minuti in più di lavoro si commenta da sé. Insomma, il Comune di Firenze sta giocando sporco. Sarebbe una iattura non partecipare al bando di gara della Regione. In ogni caso il 5 dicembre noi saremo in piazza con i sindacati".