Un accordo quadro finalizzato a potenziare le sinergie per la produzione cartografica e favorire lo scambio di competenze tecniche e condivisione dei reciproci patrimoni informativi. Lo hanno firmato stamani nella sede del Consiglio regionale, l’assessore al governo del territorio Anna Marson e il comandante dell’IGM, generale di brigata Giovanni Petrosino. Tale accordo, il terzo, dopo quelli siglati il 3 settembre 2003 ed il 13 marzo 2007, “conferma – ha detto l’assessore Marson – un percorso di collaborazione nello sviluppo e scambio di competenze ed esperienze tecniche e di condivisione dei rispettivi patrimoni conoscitivi.
Saranno anche poste le basi, nell’ambito di specifiche iniziative via via concordate, per recuperare al patrimonio conoscitivo della Regione Toscana preziosi se non unici documenti e reperti cartografici ed aerofotografici storici”. Il ruolo e le competenze tecniche dell’IGM rappresentano una risorsa preziosa per le Regioni che, producendo cartografia tecnica, necessitano di adeguati supporti per mettere in rete le rispettive banche dati topografiche: in tal senso, oltre agli accordi di collaborazione che le Regioni singolarmente siglano con l’Istituto, appare interessante anche quella in corso di definizione tra il Centro interregionale per i sistemi informatici, geografici e statistici, finalizzata alla implementazione della Rete Dinamica Nazionale (una integrazione delle stazioni GPS permanenti già attivate nelle varie Regioni), oltre che all’avvio di attività finalizzate alla costituzione di un Data Base Topografico in scala 1:25.000 a partire dalle cartografie tecniche delle Regioni. “L’accordo odierno e la collaborazione con l’Istituto – ha detto ancora l’assessore – aiuteranno a meglio definire le strategie e le procedure di produzione cartografica nella Regione Toscana e ad arricchire la conoscenza del territorio mediante i preziosi strumenti delle foto aeree, delle ortofotocarte e della cartografia topografica storica, favorendo anche una lettura dell’evoluzione nel tempo del territorio.
Aspetti, questi, fondamentali anche per il lavoro di revisione del Piano paesaggistico della Regione in cui siamo impegnati”.