Firenze, 16 marzo 2006- Uno dei più importanti botanici italiani ma soprattutto uno dei più attivi esploratori del XIX secolo, protagonista di un’epoca in cui i naturalisti scoprivano specie e terre nuove. Alle vicende e alle eccezionali raccolte dello scienziato fiorentino Odoardo Beccari è dedicato il Catalogo della Collezione delle palme che sarà presentato sabato 18 marzo, in occasione della XVI Settimana della Cultura Scientifica in Toscana, alla sezione di Botanica del Museo di Storia Naturale dell’ateneo fiorentino (in via la Pira 4, alle ore 10).
Il catalogo - curato da Pietro Cuccuini e Chiara Nepi – propone al pubblico una descrizione delle due principali collezioni costituite dal naturalista a partire dal 1865, quella delle Palme dell’erbario della Malesia, raccolte quasi esclusivamente da lui in Asia, e l’Herbarium Palmarium, frutto del contributo di oltre 400 raccoglitori che fornirono allo studioso fotografie, disegni, reperti essiccati di piante e fiori.
In occasione della presentazione sarà visibile anche una esposizione temporanea degli aspetti salienti delle due collezioni conservate nella sezione di Botanica, ancora oggi fra le più consultate e studiate.
Tra il 1865 ed il 1880 Beccari compì lunghe spedizioni in Malesia, Nuova Guinea e nelle regioni vicine, oltre che in Africa orientale, da dove tornò con un eccezionale quantità di campioni vegetali tra cui spiccavano quelli relativi alla famiglia delle Palme, di cui lo scienziato divenne il principale studioso dell’epoca, tanto da dedicar loro buona parte della sua ricchissima produzione scientifica e da diventare un punto di riferimento per la comunità mondiale dei botanici.
Il volume - corredato di foto, stampe, disegni, exsiccata e reperti di carpoteca– mette in luce la ricchezza delle collezioni che Beccari incrementò fino alla sua morte nel 1920, riuscendo a individuare moltissime specie nuove, ma permette anche di conoscere il personaggio Beccari, ottimo disegnatore e fotografo, esploratore intraprendente che con i suoi rilevamenti topografici permise ai geografi di redigere le carte delle zone da lui visitate e talvolta scoperte.
Quattro gli appuntamenti – due dei quali nell’ambito della XVI Settimana della cultura scientifica in Toscana - organizzati per il fine settimana dal Museo di Storia naturale dell’ateneo fiorentino per avvicinare il pubblico alle scienze e far conoscere le sue collezioni.
Sabato 18 marzo, alle ore 15, sarà possibile partecipare a una visita guidata al Salone degli Scheletri, una delle più ricche collezioni osteologiche in Italia dove i visitatori potranno vedere le ricostruzioni di grossi mammiferi e scheletri di cetacei (interna alla sezione di Zoologia, “La Specola” Via Romana 17).
La visita guidata è compresa nel prezzo del biglietto d’ingresso al Museo; è obbligatoria la prenotazione, telefonando allo 055-2346760 o scrivendo a edumsn@unifi.it.
Sempre nella giornata di sabato a “La Specola” alle 11.30 sarà inaugurato il nuovo allestimento della sala dedicata ai nidi e alle uova degli uccelli. Alle ore 11 invece, nella sezione di Geologia e Paleontologia in Via La Pira 4, sarà inaugurato l’allestimento di “Un antilope miocenica in Toscana”, esposizione del primo resto rinvenuto in Toscana dell’antilope Samotragus occidentalis.
Domenica 19 marzo alla libreria Feltrinelli (via Cerretani, 30-32r, inizio ore 11), nell’ambito dell’iniziativa “Scienza in famiglia”, si svolgerà l’incontro dedicato anche ai più piccoli “A misura d’uomo”, un viaggio nell’affascinante tecnica dell’antropologia fisica alla ricerca dei segreti del nostro scheletro.
Informazioni allo 055-2382652.