Easy Green, "saldo al curatore fallimentare della quota finale per acquisire la proprietà ex Isi, sulla data di inizio delle attività, presentazione piano industriale, modalità di assunzione di tutti i lavoratori, finanziamenti acceso al credito e liquidità, gestione del progetto 'Chilometro Verde'". E' lunga la lista degli aspetti su cui Rifondazione comunista, con una domanda d'attualità presentata in Provincia, chiede lumi rispetto ad Easy Green, con "verifica - scrivono i consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi - sugli impegni assunti da En-eco per quanto riguarda la produzione sulle rinnovabili, il sito produttivo e le assunzioni dei 75 lavoratori ex Electrolux".
La Provincia di Firenze "faccia il punto sulla situazione". Di seguito il testo del documento. "Lunedì 20 febbraio dovrebbe essere onorato da parte di Easy Green il saldo, al curatore fallimentare, per entrare finalmente in totale possesso dell'ex Isi. Se così fosse, questo starebbe a significare che il lungo iter con gli istituti di credito per quanto riguarda i finanziamenti degli investimenti dovrebbe concludersi positivamente, sbloccando conseguentemente le altre questioni ancora aperte: l'inizio dell'attività della nuova azienda, la assunzione, da parte di Easy Green, dei primi lavoratori, la presentazione del piano industriale chiarendo contestualmente le modalità di assunzione di tutti i lavoratori dell' ex Isi nell'arco dei prossimi due anni.
Un percorso ad ostacoli poiché tra le imprese che si stanno occupando dell’affaire “energie rinnovabili” non tutte hanno deciso di rimanere a Scandicci. Infatti En-eco di Giorgio Moretti, con la scusa di aver ricevuto delle commesse, visto il protrarsi dei tempi sulla ripartenza, ha annunciato di voler produrre le rinnovabili in un nuovo sito a Sesto Fiorentino al fine di evadere rapidamente gli ordini ottenuti dal gruppo, rendendosi però disponibile a dare lavoro a 75 dipendenti ex Electrolux.
Da qui il rammarico sul riposizionamento di En-eco non a Scandicci e sulla possibilità perse di fare sistema in questo spaccato di territorio. Sul versante dei finanziamenti e delle liquidità necessarie sia la Regione Toscana che la Provincia di Firenze hanno espresso ottimismo “… l’azienda avrebbe comunicato il sì delle banche ai finanziamenti necessari per portare a termine l’operazione. Easy Green ha aumentato il capitale sociale e fatto ricorso a ulteriori crediti…. ad oggi ci sono 10 banche che hanno dato parere positivo e formalizzato il finanziamento, mentre soltanto 2 stanno ancora ultimando le procedure…” in tutta questa operazione svolge un ruolo cardine FIDI.
Infine sia i sindacati che le istituzioni sono in attesa che Easy Green ultimi i processi di reclutamento di ulteriori società che potrebbero sostenere il “…progetto Chilometro Verde, come è stato battezzato dalla società, destinato ad occupare circa 260 addetti….”. Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista da tempo impegnata a sostenere la mobilitazione dei lavoratori e lunga vertenza della RSU e dei sindacati a fronte delle numerose scadenze che interessano Easy Green a partire dal saldo al curatore fallimentare della quota finale per acquisire la proprietà, fino agli impegni legati alla ripartenza delle attività e ai processi di occupazione di tutti i lavoratori in attesa da tre anni di ritornare in produzione chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente su Easy Green per quanto riguarda le attività e la ripartenza, il piano industriale e i processi di reinternalizzazione dei lavoratori nonché gli impegni assunti da En-eco per quanto riguarda la produzione sulle rinnovabili, il sito produttivo e le assunzioni dei 75 lavoratori ex Electrolux.
Altresì chiediamo di sapere nel dettaglio tutto il processo che riguarda il finanziamento e liquidità da parte delle banche a Easy Green nonché la gestione del progetto Chilometro Verde. Infine chiediamo di sapere gli ulteriori sviluppi al tavolo interistituzionale tra le parti sulla vicenda di Easy Green e quali sono gli impegni assunti dalla Provincia di Firenze a sostegno della vertenza".