Si è tenuto ieri sera, al termine della seduta del Consiglio regionale, il primo summit per la neonata Easy Green convocato dall’assessore regionale al lavoro e alle attività produttive, Gianfranco Simoncini, presenti il vicepresidente del raggruppamento che si è aggiudicata l’asta tenutasi ieri, Leonardo Bassilichi, i rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm, della Rsu aziendale e di Confindustria Firenze. “Saluto con soddisfazione – ha detto l’assessore Simoncini – l’annuncio della nuova proprietà di voler lavorare, da subito, per arrivare a produrre i primi pannelli fotovoltaici fin dal gennaio prossimo.
Anche a nome del presidente Enrico Rossi esprimo un doppio ringraziamento: ai lavoratori per i sacrifici fatti e per la loro azione di pungolo nei confronti delle istituzioni, e agli imprenditori che hanno mostrato coraggio e volontà di investire in una fase economicamente molto difficile”. Da più parti è stato sottolineato che quello delle rinnovabili e in generale la green economy rappresentano i settori più promettenti quanto a potenzialità di sviluppo. “La Regione – ha proseguito l’assessore Simoncini – ha seguito con puntualità l’intera vicenda e continuerà a farlo nella fase di start up, garantendo attenzione ai problemi della formazione del personale così da favorire il completo reingresso al lavoro di tutti gli addetti”. Il vicepresidente di Easy Green, Leonardo Bassilichi, ha sottolineato l’intenzione della nuova proprietà , e delle diverse aziende coinvolte, di procedere speditamente all’allestimento delle linee produttive dopo aver formalizzato i compiuto la ricognizione degli immobili e delle attrezzature presenti. “Ci sarà da impegnarsi a fondo – ha precisato Bassilichi – e avremo bisogno anche dell’aiuto dei lavoratori e delle loro rappresentanze, ma confido nel fatto che tutti insieme potremo cogliere l’obiettivo che ci siamo dati, cioè l’ultimazione dei primi prodotti fin dal gennaio 2012”. I rappresentanti sindacali hanno sottolineato la difficoltà dell’intero percorso, parlando di uno degli accordi più duri degli ultimi anni, di rinunce e di mediazioni necessarie, ma esprimendo anche fiducia per il fatto che la nuova proprietà ha solide radici in Toscana e a Firenze.