“L’articolo 35 del dl ‘liberalizzazioni’ rappresenta un’ennesima tagliola che si abbatte sui comuni, ne penso tutto il male possibile perché va di nuovo ad attaccare il comparto degli enti locali e perché la norma è stata presa in considerazione senza nemmeno coinvolgerci, non possiamo più accettare questo tipo di situazioni”. Parlando al sito Anci ci va giù duro Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno e coordinatore nazionale delle Anci regionali.
“E’ innegabile che le tesorerie sono bloccate dal patto di stabilità, ma le risorse presenti all’interno servivano come opportunità per le banche che stanno sul territorio e per le stesse aziende, ora ci ritroviamo in grande imbarazzo”. Per il sindaco di Livorno “questa norma è irricevibile, perché ancora una volta va ad attaccare il comparto che più ha risparmiato e più ha rispettato i saldi in questi anni”. Cosimi sottolinea come da oggi in poi “i Comuni sono disponibili ad ogni forma di collaborazione con il governo relativamente alla salvezza del Paese, ma sul terreno della nostra autonomia non siamo più disposti a fare passi indietro”. “Tra il precedente governo e quello attuale – ricorda – di norme neo centraliste ne abbiamo riscontrate tante, davvero troppe, la penso come il collega di Varese, Attilio Fontana, quando sottolinea che se vogliono commissariare gli enti locali lo facciano davvero e non con forme surrettizie”, conclude il sindaco di Livorno.