“Abbiamo fatto qualcosa di utile e l’affollata platea che, al di là delle aspettative, riempie questa sala lo dimostra. Fare ricerca è un’attività ad alto rischio perché scommette sul futuro, su ciò che ancora non c’è, ma stavolta abbiamo rischiato e abbiamo vinto”. Così la vice presidente e assessore alla ricerca Stella Targetti ha salutato il pubblico intervenuto alla presentazione, oggi nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, per la presentazione del “Continuum Territoriale Geologico della Regione Toscana”, un lavoro di aggiornamento della banca dati geologica regionale coordinato dall’Area Ricerca della Regione Toscana e frutto di un lungo lavoro da parte del Servizio geologico della Regione insieme alle tre Università toscane e al Cnr, che ha coinvolto anche numerosi partner privati e il mondo produttivo. Grazie al rigoroso coordinamento scientifico e all’impegno di tanti giovani sul territorio, è stato possibile, fra il 2002 e il 2007, realizzare il rilevamento geologico alla scala 1:10.000 dell’intero territorio toscano (fino a quel momento la Toscana geologica, sulle carte, era rappresentata, in prevalenza, su scala 1:100.000).
Così oggi, grazie alla scala “uno a diecimila”, la Toscana geologica si può vedere meglio. Un assaggio di questa migliore visibilità è stato fornito nel corso del convegno organizzato dalla Regione con i numerosi partner scientifici. Oltre a sottolineare l’apprezzamento della Regione per il lavoro svolto dai tecnici e a ringraziare uno per uno i soggetti che l’hanno reso possibile, la vicepresidente ha ricordato l’importanza di uno strumento aggiornato per tutti coloro che sono chiamati a operare per il governo e la pianificazione del territorio, ma anche per i professionisti.
“Quello che presentiamo oggi – ha detto – è un lavoro unico, che raccoglie un patrimonio importante di conoscenze che viene messo così a disposizione delle istituzioni e dei cittadini e che ci aiuterà nel lavoro difficile ma prezioso di migliorare e rendere sempre più puntuale la pianificazione e tempestiva l’azione di governo del territorio. Da questi risultati scaturiranno ulteriori approfondimenti tematici che potranno dare vita a nuovi filoni di lavoro e a nuovi strumenti conoscitivi e descrittivi”. Oltre agli approfondimenti tematici correlati alla ricerca, nel corso del convegno è emerso anche il rilevante lavoro di collegamento e sistematizzazione dei dati pregressi che ha dato luogo ad una banca dati ricca ed omogenea: oggi da un unico punto di accesso, che è costituito dal Continuum territoriale, si riesce ad avere le informazioni geologiche di dettaglio, ad una scala adeguata, di tutto il territorio regionale. Alla relazione introduttiva della vicepresidente Targetti e del dirigente della Ricerca Marco Masi, si sono susseguiti, nel corso della mattinata, interventi tecnici (Luigi Carmignani, Fabio Mantovani, Alberto Puccinelli, Altair Pirro) e una tavola rotonda con i rappresentanti di ANCI Toscana e UPI Toscana, Maria Teresa Fagioli presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana, Francesco Manetti di LAMMA Toscana, Maurizio Trevisani e Guido Lavorini del Sistema Informativo Ambientale della Regione Toscana e con la partecipazione dei rappresentanti delle Regioni che hanno firmato un protocollo per realizzare il “Continuum Geologico dell’Italia Centrale“.