Dinamiche, valori e competenze della produzione nautica: a Seatec la presentazione della Ricerca economica promossa da Cna e realizzata in collaborazione con il Centro Studi e l’Istituto EURES di Roma. Ad aprire i lavori il Presidente Nazionale Unione Cna Nautica Gaetano Bergamo. “Dinamiche Economiche, Valori e Competenze della Produzione Nautica in Italia” è il titolo del convegno promosso da Cna Produzione Nautica in programma venerdì 10 febbraio (dalle ore 10,30) nell’ambito di Seatec, la Rassegna Internazionale Tecnologia, Subfornitura, e design per imbarcazioni, yacht e navi a Carrara Fiera (Ms).
Il convegno si terrà presso la Sala Michelangelo del Centro Servizi e si pone l’obiettivo di presentare i risultati della Ricerca economica promossa da Cna e realizzata in collaborazione con il Centro Studi e l’Istituto di ricerche economiche e sociali EURES di Roma. Previsti gli interventi di Gaetano Bergamo (Presidente Nazionale Unione Cna Nautica), Andrea Giannecchini (Delegato della Presidenza Nazionale Cna Produzione), Antonio Murzi (Centro Studi Cna Nazionale), Fabio Piacenti (EURES Ricerche Economiche e Sociali), Grazio Basile (Direzione Generale Vismara Marine), Giorgio Aguzzi (Vice Presidente Cna Produzione).
Per partecipare al convegno “Solo belle parole per la nautica. E nel mentre ai circoli, alle autorità portuali e ai terminal arrivano le raccomandate con cui si chiede il pagamento di un’ulteriore imposta regionale”. Con queste parole la consigliera regionale Marina Staccioli (Gruppo Misto) risponde al grido di allarme lanciato dall’industria nautica in occasione della rassegna Seatec, in corso in questi giorni a Marina di Carrara.
“Il settore è in crisi nera da qualche anno ormai – sottolinea Staccioli – e le istituzioni non possono più permettersi di stare a guardare”. E rivolgendosi all’assessore Simoncini aggiunge: “alle promesse devono seguire i fatti. Ma l’unico fatto concreto fin qui rilevato è l’incremento delle tasse che gravano sulla nautica”. “Se non bastasse la tassa di stazionamento, introdotta dal decreto Salva-Italia – continua la consigliera – ci pensa la Regione a rincarare la dose, chiedendo conto adesso di una vecchia imposta sulle concessioni marittime, mai esatta fino ad oggi”.
Sul finire del 2011, infatti, i concessionari dei porti e dei singoli posti barca si sono visti recapitare una missiva con la quale si chiedeva il pagamento dell’imposta regionale sul demanio marittimo relativa al 2006. Da qui il fondato timore di veder arrivare analoghe richieste per gli anni successivi. “Ho intenzione di andare fino in fondo a questa vicenda – conclude Staccioli, che in merito ha presentato un’interrogazione – non possono essere sempre le imprese a pagare il conto della crisi”.