L’uomo, un 31enne albanese, era latitante dal settembre 2008 quando il Tribunale di Casale Monferrato (AL) emise nei suoi confronti un Ordine di custodia cautelare in carcere con l’accusa di spaccio di cocaina. Intorno alle 15.30, il Commissario Capo Domenico Balsamo, alla guida dei poliziotti di Quartiere di San Lorenzo, lo ha rintracciato insieme ad altri due suoi connazionali mentre giocava ai videopoker in un bar di piazza del Mercato Centrale. Appena i poliziotti sono entrati nel locale, il cittadino albanese ha subito interrotto la partita, tentando di allontanarsi senza dare troppo nell’occhio.
L’atteggiamento sospetto non è però sfuggito agli agenti: oltre al passaporto, da una tasca dell’uomo è saltato fuori anche un coltello a serramanico lungo 18 cm, che fortunatamente il 31enne non ha esitato a consegnare spontaneamente agli operatori. Lo straniero, che nel corso del suo soggiorno in Italia, peraltro irregolare, aveva fornito in molteplici occasioni diverse generalità, è stato tradito dalle sue impronte digitali che ne hanno rivelato la sua vera identità e di conseguenza il suo status di “ricercato”.
Per l’uomo è ovviamene scattata anche la denuncia per il possesso ingiustificato del coltello e per la violazione degli obblighi sul soggiorno. Per quest’ultimo reato sono stati denunciati anche i suoi due “amici” sottoposti a fermo per identificazione. Sempre nell’ambito dei controlli di polizia, ieri la Squadra Mobile ha arrestato un albanese di 26 anni per reingresso illegale in Italia. E’ stato sorpreso a Firenze, dopo essere stato accompagnato alla frontiera lo scorso settembre.