“Le restrizioni creditizie stanno soffocando molte imprese, peraltro già provate dal persistere di questa interminabile crisi. Se ‘salta’ una impresa, si contraggono ulteriormente i posti di lavoro, quindi i consumi e si alimenta quel meccanismo perverso che fa avvitare il sistema su se stesso. E’ il momento di allentare le briglie e dare ossigeno. Oggi il problema è uno solo: il credito. Troppo selettivo: le imprese spesso fanno fatica ad accedervi”. Il presidente del Comitato della Piccola Industria di Confindustria Firenze e vicepresidente di Confindustria Firenze con delega al credito, Giuseppe Ponzi, lancia un appello alle banche: “sblocchiamo il credito.
Le banche reimpieghino le ingenti risorse messe a disposizione dalla Banca Centrale Europea, sblocchino il credito e diano slancio alle imprese. Comprendiamo la difficile situazione in cui si trovano, ma è a rischio il tessuto produttivo toscano e dobbiamo rafforzare la nostra collaborazione per salvarlo”. Le iniziative della Regione Toscana, dimostrano, secondo Ponzi, “una giusta attenzione verso le imprese ma le politiche industriali rischiano di essere vanificate senza il supporto del credito; servono anche un adeguato potenziamento degli strumenti di intervento e tempi più rapidi di pagamento ai fornitori di beni e servizi”.
Il presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Firenze annuncia, infine, il lancio di un progetto per accrescere la cultura finanziaria della piccola impresa, per facilitare il suo rapporto con le banche, per dare indicazioni su come intervenire nelle richieste di finanziamento e per aiutare, in questo modo, la crescita delle piccole e medie imprese. Si chiama C.R.O.S. (Credito-Orientamento-Sviluppo) ed è destinato alle Piccole e Medie Imprese di Confindustria Firenze.
Il progetto prevede un programma di formazione e consulenza sulla cultura finanziaria, finalizzato ad accrescere la capacità delle imprese di gestire la finanza oggi, in un contesto sempre più complesso e mutevole. Secondo gli ultimi dati disponibili (fonte Banca d’Italia), la quota di imprese che segnala un peggioramento delle condizioni di accesso al credito ha raggiunto il 49,7% in dicembre, dal 28,6% in settembre; un valore superiore a quello registrato alla fine del 2008, nella fase più acuta della crisi finanziaria.
E un terzo delle imprese segnala una posizione complessiva di liquidità giudicata insufficiente per il primo trimestre del 2012. Nel bimestre ottobre-novembre 2011 lo stock dei prestiti alle imprese è rimasto stabile: la crescita tendenziale dei prestiti alle società non finanziarie è in decremento dal 2,3% di agosto all’1,7% di novembre. Tuttavia, per tutto il 2011, la crescita si è sostanzialmente azzerata per le imprese di piccola dimensione (0,4%). Confindustria Firenze ha messo in atto, fin dagli inizi della crisi finanziaria del 2008, un ricco e articolato programma di interventi a supporto della sue imprese: assistenza personalizzata, ricerca partner e fonti di finanziamento, consulenza per domande di agevolazione finanziaria e il progetto “Rating”, per il quale è stato esaminato il rating di circa 1000 imprese associate e sono state valutate le possibili aree di miglioramento della struttura finanziaria delle imprese.
“Adesso lo scenario è ulteriormente peggiorato – continua Ponzi – e richiede ulteriori interventi a tutela delle nostre imprese. Ecco che nasce il progetto CR.O.S. Ma non è solo crescendo in cultura imprenditoriale che le imprese posso farcela. Dalle banche ci aspettiamo una maggior disponibilità all’apertura di credito. Dalla Regione, invece, ci aspettiamo un ulteriore potenziamento degli strumenti di intervento regionali in particolare per la piccola impresa”. Il programma CR.O.S.
(Credito-Orientamento-Sviluppo) di Confindustria Firenze partirà a metà febbraio. Sarà dedicato alle imprese associate e si articolerà su tre livelli di intervento: il primo livello fornirà alle imprese gli strumenti necessari per capire le modalità di valutazione delle aziende dei singoli istituti; il secondo livello aiuterà con interventi “One to One”, le imprese a presentare progetti di investimento o interventi finanziati; infine, il terzo livello di intervento si concretizza, attraverso una consulenza qualificata, nella “pianificazione di un percorso di crescita” dell’impresa.
“Diamo atto alla Regione Toscana degli interventi fatti – continua, infine, Ponzi – ma temiamo che i poli per l’innovazione recentemente costituiti si impantanino in procedure troppo complesse e burocratiche. E poi, c’è una attenzione alla piccola impresa che va fortemente accentuata, perché siamo noi, la piccola e media impresa, la maggiore risorsa toscana”. Il presidente del Comitato della Piccola Industria di Confindustria Firenze, ha poi avanzato concrete proposte tra le quali una linea di agevolazione sullo sviluppo precompetitivo per le Piccole e medie industrie e una misura di sostegno a progetti di crescita pluriennali di piccole imprese che abbiano la potenzialità di andare a rafforzare il segmento della media impresa.
Infine conclude Ponzi, “lo scorso ottobre, la Regione Toscana ha stipulato un protocollo di intesa sullo smobilizzo pro soluto dei crediti vantati dai fornitori delle amministrazioni locali fino al 100% del loro ammontare. Il protocollo non è operativo: gli enti locali non sono attrezzati per la certificazione dei crediti. Paghiamo le aziende. Sarebbe già un inizio”.