Sono già 12 le donne uccise in questo primo scorcio di 2012, una ogni due giorni. Una vera e propria ‘strage’ silenziosa, denunciata da il Comitato ‘Se Non Ora Quando’, che ha organizzato la fiaccolata contro la violenza sulle donne, che parte da Catania e tocca tutta l'Italia, da Torino a Milano passando per Roma, Firenze e altre città. Al presidio in piazza della Signoria hanno aderito, tra gli altri, l’assessore alle pari opportunità Cristina Giachi, la presidente della commissioni pace e diritti umani Susanna Agostini e la presidente della commissione pari opportunità Maria Federica Giuliani.
L’obiettivo dell’iniziativa è portare all'attenzione quella che a tutti gli effetti ha ormai i numeri e le caratteristiche di un'emergenza sociale: solo nel 2011 in Italia, le donne uccise sono state 97 e il numero dei Centri di accoglienza a rischio chiusura aumenta continuamente. I dati italiani relativi alla violenza, sottolinea Se non ora quando, sono indegni di un Paese civile: una donna su tre tra i 16 e i 70 anni (dati Istat) è stata colpita nella sua vita dell'aggressività di un uomo e nel 63% dei casi alla violenza hanno assistito i figli. Le più numerose a essere colpite sono le donne più giovani, quelle tra i 16 e i 24 anni, ma nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate: il 96% delle vittime non parla con nessuno delle violenze subite.
I maggiori responsabili delle aggressioni sono i partner, artefici della quota più elevata di tutte le forme di violenza fisica. Questi numeri, secondo Se non ora quando, testimoniano «non solo la gravità di un problema, ma l'evidente inadeguatezza delle politiche attuate da tutti i Governi che si sono finora succeduti».