"La Regione con la scusa di semplificare le procedure di valorizzazione degli immobili di proprietà pubblica pone una seria ipoteca sulla potestà di decisione dei Comuni. Si ripropone una strategia di neo-centralismo regionale che contrasta con il ruolo del Comune quale soggetto fondamentale per il governo del territorio. In concreto la Regione decide, in tutta fretta, di dare seguito alle disposizioni nazionali: viene presentato un provvedimento che le Commissioni consiliari sono chiamate a valutare seduta stante in mezzo ad incredibili incertezze interpretative" così Alberto Magnolfi (Presidente Gruppo PdL) Roberto Benedetti (Vicepresidente Consiglio regionale) Stefania Fuscagni (Portavoce dell’Opposizione) Andrea Agresti (Vicepresidente Commissione Ambiente e Territorio) Paolo Marcheschi (Presidente Commissione di Controllo) Stefano Mugnai (Vicepresidente Commissione Sanità) Nicola Nascosti (Vicepresidente Commissione Attività Produttive).
"Da un lato la legge regionale vorrebbe dare certezza anche di tempi alle procedure di formazione dei cosiddetti Programmi Unitari di Valorizzazione territoriale (PUV) ma, e sta qui il «trucco», la proposta della Giunta, per la vaghezza di talune condizioni, estende a dismisura l’applicabilità di questo strumento in modo da riservare alla regione il ruolo di «regista di ultima istanza», ovvero il ruolo di decisore finale. E’ lecito dubitare che sia questa la strada giusta per la semplificazione; abbiamo forti timori che la nuova legge regionale renderà più agili i percorsi burocratici, mentre siamo pressoché certi che le nuove regole potranno portare una moltiplicazione dei casi di contrasto tra gli Enti e quindi di sostanziale paralisi decisionale.
Non basta affidare al Presidente della Regione la potestà di tagliare i nodi più difficili che si determinano: l'esperienza insegna (vedi vicenda PIT) che quando manca una sintesi politica unitaria le decisioni non arrivano e tutto si blocca a tempo indeterminato. Queste preoccupazioni in concreto riguardano tante possibili situazione della Toscana, tra tutte ci sembra che la legge regionale ponga un grosso punto interrogativo sulle recentissime decisioni di Palazzo Vecchio circa la realizzazione del nuovo Stadio in area Mercafir.
Abbiamo letto le certezze manifestate dal Sindaco Renzi, ma se fossimo in lui cominceremmo ad avere un poco più di cautela, visto che tutto lascia pensare che la Regione potrà e vorrà dire la sua ed essere della partita anche sulla ipotesi di soluzione che si è delineata in queste ultime settimane. D'altra parte i precedenti dei rapporti tra i vertici della Regione e il Comune di Firenze non depongono certo per una visione condivisa sul tema stadio e non solo". Il Sindaco intervenuto in alcune Radio nelle ultime ore ha ribadito l'impegno sul progetto rivolgendo una specie di ''appello'' agli interessati a farsi avanti per disegnare l'area del nuovo impianto sportivo ricavata, o ricavabile, dalla nuova riorganizzazione del mercato ortofrutticolo alla periferia della città.
“Non c’è nessun contrasto fra il Comune di Firenze e la Regione Toscana riguardo il provvedimento per la valorizzazione e la vendita degli immobili di proprietà pubblica. La Regione sta semplicemente portando avanti le procedure di sua competenza, nel rispetto di quanto previsto dal decreto Monti, con una proficua collaborazione con gli enti locali per rendere il testo il più coerente possibile con i principi di semplificazione sanciti dalla legge nazionale”. E’ quanto replica l’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci alle dichiarazioni del Pdl.
“Il testo della Regione – precisa l’assessore – soddisfa pienamente le esigenze dei Comuni, rappresentate dall’Anci Toscana, ed in particolare le esigenze di Firenze, che sono quelle di realizzare i progetti previsti nei tempi più celeri e nell’interesse della città”. “Dopo lo snellimento delle procedure attuato dal Governo Monti, che consentirà la messa a gara in 6 mesi, e il voto in Regione sulle modifiche dell’area, faccio un appello a tutte le forze politiche che siedono in consiglio comunale perché analizzino con attenzione la proposta della costruzione del nuovo stadio e dei servizi annessi nell’area Mercafir”.
Questa la dichiarazione del consigliere dell’Udc per il terzo Polo Massimo Pieri. “In ballo c’è il bene della Fiorentina e della città – ha aggiunto Pieri –, assumere posizioni ideologiche si rivelerebbe un grave errore. Spero davvero che il nuovo clima politico nazionale si possa respirare anche a Firenze per questa delicata e strategica operazione”.