Un incontro urgente con l’amministratore delegato di Ansaldo Breda Maurizio Manfellotto è stato chiesto oggi dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini in accordo con il presidente Rossi. Nell’incontro con l’amministratore delegato di Ansaldo Breda la Regione, così come concordato, chiederà l’illustrazione delle linee principali del piano industriale, del quale sono trapelate oggi alcune indiscrezioni a seguito dell’incontro romano con le organizzazioni sindacali.
“Faremo nuovamente presente in quell’occasione – ha detto l’assessore – la volontà della Regione che venga salvaguardato e potenziato il patrimonio di competenze rappresentato dall’azienda di Pistoia, che senza dubbio costituisce uno dei principali poli ferroviari a livello europeo”. Solo tagli e nessun futuro in un piano confuso e contraddittorio Un incontro che ci ha lasciato letteralmente sconcertati, nessuna idea di sviluppo industriale in un piano confuso che contraddice sia gli incontri precedenti che gli accordi sottoscritti con Finmeccanica. Parte male, molto male il confronto per l'efficientamento di Ansaldobreda, non abbiamo avuto riscontro di come si voglia intervenire sui processi interni all'azienda, ci siamo trovati di fronte ad un solo proposito: ridurre il numero degli occupati in funzione di esigenze di bilancio e della congiuntura. Oltre a questo ci sono solo misure indirizzate al “cambio di cultura” che andrebbero a intaccare i diritti derivanti dagli accordi aziendali, soppressione pause, gestione flessibile degli orari ecc...cause queste dell'inefficienza aziendale..COME FOSSERO QUESTI I PROBLEMI Una situazione imbarazzante per chi come noi si è sempre fatto parte responsabile nei confronti di un'azienda a detta dello stesso Amministratore Delegato priva di un gruppo dirigente adeguato. Nessuna idea quindi, se non quella di ridimensionare Ansaldobreda, partendo dalla possibile chiusura del sito di Palermo e dalla drastica riduzione degli organici, fino a 700 lavoratori in meno da qui al 2014. Tutto questo senza aver avuto una rappresentazione reale di quelli che sono i carichi di lavoro, le attività esternalizzate e di ciò che si intende fare nel merito degli investimenti e dei nuovi prodotti necessari. Nessuna idea di come si vuol presidiare il mercato, dopo lo smantellamento della funzione commerciale né di come si intenda stare in campo per le nuove gare dei treni regionali. Per quanto riguarda il 2012, si annuciano 102 esuberi congiunturali di cui 75 a Pistoia e per evidenziare un'altra contraddizione palese, dichiarata puntualmente dall'azienda nella necessità di migliorare il rapporto tra indiretti (impiegati che pare siano troppi) e diretti (operai che pare siano pochi) l'azienda ha pensato bene di valutare in esubero 52 operai. L'azienda ha anche annunciato contraddicendo l'ultimo incontro ogni possibilità di assorbimento (assunzione) per quanto riguarda i lavoratori somministrati e l'azzeramento delle attività dell'indotto operante soprattutto a Pistoia dove occupa circa 250 persone. Siamo quindi in presenza di una situazione che deve essere riconsiderata nei prossimi giorni e che altrimenti non consente un confronto serio al quale non siamo assolutamente disponibili. Tutto questo del resto è stato ben rappresentato dalle Organizzazioni sindacali presenti al tavolo, dove solo il senso di responsabilità ha impedito una rottura insanabile tra le parti. Si rende quindi necessario un intervento immediato nel confronto dell'azionista Finmeccanica e del Governo che deve indirizzare le sue aziende controllate verso un orizzonte che non sia certamente la dismissione alla quale pare si voglia andare incontro. Per opporci ai disgraziati propositi dell'azienda Lunedì 23 sono proclamate 4 ore di mobilitazione e sciopero con assemblea e manifestazione in contemporanea in tutti i siti e incontro con il Prefetto. La risposta di Gessica Beneforti, segretaria camera del lavoro Pistoia “AnsaldoBreda: Inaccettabile quanto espresso dall'azienda nell'incontro di oggi a Roma con le Organizzazioni di categoria; i quasi 600 esuberi di cui 75 a Pistoia solo per il 2012 oltre a decine di interinali dello stabilimento pistoiese che paga quindi il prezzo più alto tra i vari siti senza un progetto di rilancio di alcun tipo a cui si aggiunge l'obiettivo di azzerare tutti l'incentrato e l'indotto. Il sindacato risponderà con durezza e invitiamo il Governo nazionale a dare risposte chiare a fronte di propositi che palesano la volontà di dismettere la produzione del treno nel nostro paese.
Non siamo in presenza di una vertenza locale, ma di rilievo nazionale in cui sono in gioco le prospettive strategiche del paese.” Le dichiarazioni di Daniele Quiriconi, resp. Industrria CGIL Toscana “I propositi annunciati da Ansaldobreda riferiti a tagli del personale nel più assoluto vuoto pneumatico sul piano del progetto industriale, si inquadrano in una inaccettabile prospettiva di dismissione della presenza in Toscana di Finmeccanica; è necessario che il Ministro Passera, oltre agli incontri sui possibili partner di Ansaldobreda o che guardano alla privatizzazione dell'intera holding, la cui golden share è detenuta dal Governo, risponda in merito alla strategicità o meno della produzione di treni da parte dell'Italia e chiarisca se esiste un'idea di difesa dell'industria nazionale.” Rizzo (Idv): piano industriale inaccettabile, servono prospettive di rilancio “A seguito dell’incontro di oggi a Roma tra le organizzazioni di categoria e l’azienda, noi di Italia dei Valori esprimiamo forte preoccupazione per il vuoto più assoluto palesatosi con un piano industriale che, invece di inquadrare in un’ottica di rilancio il settore del trasporto ferroviario attraverso un vero piano nazionale, presenta una prospettiva di seicento esuberi per il 2012 a livello nazionale, di cui settantacinque riguarderanno lo stabilimento pistoiese di Ansaldo Breda, e gli interinali, per non parlare del prezzo salatissimo che rischia di pagare l’indotto”.
Lo dichiara, in una nota, Roberto Rizzo, Responsabile del Dipartimento Lavoro-Welfare Idv Toscana. “Noi di Italia dei Valori – continua Rizzo - ci facciamo interpreti delle preoccupazioni dei sindacati e sosterremo con convinzione le manifestazioni indette per la prossima settimana dai lavoratori della Ansaldo Breda. Le prospettive delineate oggi, infatti, non mettono a repentaglio soltanto il futuro industriale e occupazionale dell’industria pistoiese, ma, in prospettiva futura, tutto il tessuto industriale della presenza in Toscana di Finmeccanica”. “Per questo – conclude Rizzo – continueremo, in tutte le sedi preposte, a fare pressioni nei confronti del Ministro allo Sviluppo Economico Corrado Passera affinché il Governo, anziché procedere in questa logica fallimentare di dismissione, metta in atto una strategia di rilancio per un settore capace di contribuire, oggi e domani, allo sviluppo economico, sociale e occupazionale del Paese, l’industria ferroviaria nazionale”.