Il Ministro all'Ambiente Corrado Clini ha risposto alla Camera in merito ad una precisa domanda volta a conoscere il reale rischio per l'inquinamento ambientale. Il Ministro ha così parlato delle 2.400 tonnellate di carburante presente nei serbatoi che si trovano su entrambi i lati della nave da crociera Concordia. La nave continua a muoversi e le squadre dei sommozzatori non possono operare in sicurezza. Il pericolo, oltre allo sprofondamento nella cavità di 70 metri che segue il primo tratto di scogli e che impedirebbe il proseguimento delle ricerche tramite le micro-cariche esplosive utili ad aprire le vie d'accesso ancora bloccate ai ponti interdetti, è quello di un danneggiamento dei serbatoi stessi con conseguente uscita del carburante che verrebbe così disperso davanti alla costa del Giglio. Il Poseidon, il battello oceanografico dell’Arpat, sta raggiungendo le acque dell’Isola del Giglio per effettuare prelievi sulle colonne d’acqua nello specchio di mare dove è avvenuto il naufragio della Costa Concordia.
Interessate all’indagine, in particolare, le acque a valle della corrente in direzione sud-nord. I campioni saranno poi sottoposti ad analisi multiparametrica. Ieri, intanto, tecnici dell’Arpat imbarcati su un mezzo della Guardia Costiera, hanno prelevato campioni di acqua superficiale che sono attualmente in lavorazione presso il laboratorio di Siena. Il Poseidon è un battello oceanografico progettato e costruito appositamente per svolgere attività di monitoraggio marino e costiero. Tra le sue peculiarità, la capacità di poter compiere campagne oceanografiche costiere della durata di diversi giorni.