Domani, 18 gennaio, il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini sarà in Aula a Montecitorio per riferire del drammatico incidente occorso alla nave da crociere Costa Concordia a pochi metri dalle coste dell'Isola del Giglio. A nome del Gruppo di Italia dei Valori parlerà l'on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, che riproporrà le preoccupazioni già espresse nell'interrogazione depositata ieri pomeriggio alla Camera. In particolare, Evangelisti chiederà al Ministro estrema chiarezza per quanto riguarda le dinamiche dell'incidente, anche alla luce della grave testimonianza telefonica del Comandate Schettino riportata oggi da alcuni organi di stampa, dell'efficacia e della tempestività degli interventi di soccorso, del numero effettivo di vittime e dispersi e di cosa il Governo intenda fare per fronteggiare e scongiurare l'eventualità di un inquinamento dei mari toscani qualora la Concordia dovesse perdere le oltre duemilacinquecento tonnellate di carburante ancora, apparentemente, conservate nei serbatoi della nave. "Il dramma della Concordia è duplice", spiega Evangelisti.
"Da un lato siamo tutti scossi per le vittime, la cui conta purtroppo non è ancora definitiva, e preoccupati per la sorte dei dispersi di cui ancora non si hanno notizie. In questo senso solleciteremo il Ministro Clini affinché si proceda rapidamente a concludere le operazioni di soccorso e affinché il Governo si attivi direttamente per fare luce e chiarezza sulle dinamiche e le responsabilità di questa catastrofe". "D'altro canto, altrettanta preoccupazione - continua Evangelisti - è destata dal serio e ingente rischio che la tragedia della Concordia si trasformi in una catastrofe ambientale di enormi proporzioni per l'arcipelago toscano e la costa dell'Argentario, che rappresentano un inestimabile patrimonio naturalistico e un'importantissima risorsa per il turismo non soltanto della nostra regione". "Per questi motivi - conclude Evangelisti - solleciteremo in Aula un intervento del Ministro Clini per sapere quali azioni si intendano mettere in atto per fronteggiare l’emergenza e il possibile disastro ambientale conseguente all’eventuale fuoriuscita delle tonnellate di gasolio denso ancora presente nei serbatoi della nave, se non si intenda rivedere i limiti alla navigazione marittima, troppo spesso più attenta alle esigenze turistiche che alla tutela del patrimonio naturale e ambientale del nostro Paese, se non si ritenga infine indispensabile escludere le grandi navi dalle rotte considerate più a rischio, tra cui quelle che interessano aree ad altissimo valore naturale, arcipelaghi, o addirittura le stesse aree urbane come nel caso della laguna di Venezia". Foto archivio Vigili del Fuoco: http://www.vigilfuoco.it/aspx/galleria.aspx?codnews=13866&index=2