Il comandante Francesco Schettino non risulta sospeso dal servizio, a renderlo noto è l'avvocato Bruno Leporatti. Il legale descrive Schettino come un uomo profondamente turbato ed affranto per la perdita della nave e delle vite umane. "Avrà forse condotto una manovra imprudente'' ed avrebbe capito la situazione soprattutto nelle ultime ore a seguito delle notizie divulgate su quella notte. Ma è il giudice che deve attribuire delle responsabilità o meno, ripete il legale dell'ufficiale.
Disappunto è stato espresso dal punto di vista legale ed umano in relazione alla commercializzazione della t-shirt, la cui immagine sta facendo il giro del web (a lato il sito che la commercializzerebbe). Intanto l'Associazione Avvocati dei Consumatori, con sede a Roma, denuncia i vertici di Costa Crociere "Il naufragio non può essere imputato solo all’incapacità del Comandante della nave Schettino, ma deve essere estesa ai responsabili della Compagnia armatrice atteso che nave Concordia già in precedenza aveva tenuto la medesima rotta pericolosa navigando non a 4 miglia come previsto ma ad una distanza minima analoga a quella del giorno del naufragio come documentato da pubblicazioni su facebook e da foto di cui i mass media hanno dato ampio risalto. Tale comportamento irresponsabile del comandante era dunque già noto (o comunque doveva esserlo usando la normale diligenza) sia ai vertici della Costa Crociere che al Comando Centrale delle Capitanerie di Porto che monitora costantemente tramite GPS le rotte delle navi più importanti come quella naufragata, ma cionostante, con comportamento gravemente omissivo, nessuno è intervenuto per revocare il comando o per chiedere l’apertura di un procedimento a suo carico. Per questo l’Associazione ha presentato un esposto denuncia alla Procura di Grosseto al fine di accertare i profili di responsabilità penale descritti ed invita i passeggeri a fare altrettanto con il modulo pubblicato sul sito www.avvocatideiconsumatori.it".