Siamo tornati in via dell'Agnolo a più di un mese di distanza dalla tanto sospirata inaugurazione. Tutto scorre liscio? Non proprio... L'8 Dicembre il sindaco Matteo Renzi si è presentato davanti alla stampa cittadina per riaprire la strada, risistemata per migliorare il passaggio dei veicoli, in primis dei mezzi pubblici che nello spazio ristretto invadevano i marciapiedi, ma si è ritrovato poi a parlare per 45 minuti della Quadrifoglio, ditta di smaltimento dei rifiuti urbani e dei nuovi cassonetti interrati. L'intervento da parte del sindaco e dell'assessore alla Mobilità ha avuto nell'occasione una premessa ben precisa "Ce l'abbiamo fatta, anche se in ritardo di alcune settimane, avremmo dovuto completare i lavori a novembre, ma siamo alla prima settimana di dicembre a causa di un guasto tecnico..
abbiamo tranciato dei cavi durante i lavori per i sottoservizi e questo ha prolungato i cantieri, ma ora ci siamo" poi quella precisa promessa di Renzi "Mentre venivo qui ho parlato con l'edicolante che era all'incrocio con via Verdi e che adesso è stato spostato, mi ha detto che ha un problema con il marciapiede, lo risolveremo subito, mi sono appuntato il problema". Dopo alcuni giorni uomini e mezzi addetti ai lavori sono spariti e tutto è ripreso regolarmente, o quasi.
In realtà allo stato attuale manca tutto il marciapiede sinistro di via dell'Agnolo, da via de' Pepi a via Verdi. Su questo tratto c'è ora 'parcheggiata' l'edicola dei giornali. Ma lei Renzi l'ha più visto dopo la promessa fatta a dicembre? "No, non si è più visto - spiega l'edicolante - né lui né nessuno dell'Amministrazione. Ho anche provato a cercarli, sia io che il mio geometra al quale ho commissionato il disegno della nuova postazione. Perché io sono stato spostato qui dalla Quadrifoglio che accanto alla nuova isola ecologica, davanti all'Ufficio del Catasto, proprio non mi ci voleva.
Una questione di sicurezza, hanno detto. E così mi hanno messo qui, dove il marciapiede è stretto e dove mi hanno lasciato con la pedana di legno, abbandonato a me stesso. Avete presente "cavatela da solo" ecco, così". "A quanto ho capito gli operai dovrebbero tornare nelle prossime ore, almeno per completare il marciapiede che hanno lasciato a metà - sottolinea - ma l'ho saputo da alcuni di loro, non dai dirigenti, nessuno mi ha avvisato di nulla e soprattutto non so cosa abbiano previsto per me.
Ho saputo, infatti, che l'amministratore del palazzo alle mie spalle ha inviato una lettera a Renzi e Mattei con una raccolta firme per farmi spostare perché sulla loro facciata e sul loro marciapiede non mi ci vogliono. E che devo farci io? Io devo poter continuare a lavorare visto che pago, e anche salato, il suolo pubblico che occupo". Insomma la strada non è ancora completata? "Per quanto mi riguarda no - scuote la testa - anzi, se li vedete, ricordate loro che sono ancora qui ad aspettarli".
Promemoria. Fatto. di Antonio Lenoci