La Rete di coordinamento del Valdarno e della Valdisieve, rete che comprende associazioni, comitati, movimenti, partiti politici e liberi cittadini, uniti per sostenere un'alternativa al sistema di gestione dei rifiuti attuale ha presentato e inoltrato alla Regione Toscana, alle Province di Firenze e Arezzo, a molti Comuni della provincia fiorentina e aretina a moltissime forze politiche toscane e a molte realtà associazionistiche della regione il documento "Linee Guida Per un Piano Alternativo di (RI)Ciclo dei Rifiuti in Toscana".
"Crediamo che tale documento - spiegano - frutto del lavoro di molte persone, sia una proposta seria e importante per uscire da una logica sbagliata nella gestione dei rifiuti, al tempo stesso nelle linee guida sono contenuti sia gli elementi che i dati, per lanciare progetti che potrebbero dare sostegno al rilancio della nostra economia in Toscana". "I comitati, le associazioni e spesso anche gli stessi movimenti politici sono da sempre stati accusati di dire NO senza poi avere proposte concrete, immediatamente eseguibili, tecnicamente controllabili e con dati certi.
Quelle proposte, almeno per quanto riguarda la gestione dei rifiuti oggi esistono, sono tangibili, tecnicamente ineccepibili. L'ALTERNATIVA parte dal fatto che per noi il piano Provinciale dei rifiuti, così come è stato presentato, è inaccettabile per i seguenti motivi: Prevede la costruzione di nuovi inceneritori e discariche e non affronta il nodo cruciale del ciclo dei rifiuti. E' eccessivamente dispendioso dal punto di vista finanziario ed economicamente svantaggioso. E' disastroso dal punto di vista dei disagi per la salute.
Il nostro piano ALTERNATIVO è il risultato di decine di studi e di analisi, di confronto anche serrato tra le parti che lo hanno redatto, è stilato da tecnici con alte competenze in materia e parte invece dall'assunto che il ciclo dei rifiuti è una risorsa che deve essere sfruttata, che può portare benessere e nuovi posti di lavoro, nuova ricchezza in un momento di crisi che non ha uguali nella storia recente del paese.
Oltre a questo si prefigge di diminuire le emissioni e di conseguenza i costi anche sanitari e sociali dell'incenerimento e del conferimento in discarica in una terra che è tra le più inquinate d'Italia (la mortalità per tumori è più alta della media) e non ha bisogno di nuovi veleni, nuove polveri tossiche, nuove ceneri cancerogene. Il nostro è un piano rivoluzionario per l'Italia e la Toscana ma, confrontato con gli altri paesi europei rientra in quella che per gli altri è “la norma”.
Per questo, invece di continuare a dire che gli altri sono migliori, più bravi, più moderni abbiamo preso spunto e riportato solo ciò che già è stato testato e che ha dato ottimi risultati non solo in Europa ma addirittura in certe zone proprio della Toscana (vedi Capannori in provincia di Lucca). I nostri politici, incatenati a logiche vecchie, spesso inconsapevoli o peggio addirittura ignoranti (nel senso stretto del termine) non hanno saputo trovare il coraggio per portare questa magnifica e bellissima terra fuori da un guado pericoloso per noi e per i nostri figli.
Noi siamo qui per ricordargli che non potranno dire che non c'era ALTERNATIVA percorribile, quantomeno non dopo oggi. .