La Giunta provinciale ha dato il via all’iter del project financing finalizzato alla riqualificazione dell’ex convento di Sant’Orsola. Si tratta di un intervento che l’Amministrazione provinciale considera strategico per la città di Firenze. Tuttavia, a causa dei forti tagli imposti dalle manovre finanziarie del Governo, nel bilancio di Palazzo Medici non vi erano risorse sufficienti per finanziare la ristrutturazione del complesso edilizio. Si è deciso quindi di far ricorso all’istituto della finanza di progetto, un’opportunità di coinvolgimento dei capitali privati che viene offerta alle amministrazioni pubbliche da una legge del 2006.
Dopo l’approvazione degli atti nell’ultima seduta di Giunta del 2011, l’iter prevede che tra una settimana venga pubblicato l’avviso affinché i privati possano presentare le loro proposte di progetto con il relativo project finanziario. A decorrere dalla data di pubblicazione del bando, ci saranno poi altri 120 giorni di tempo per partecipare alla gara. “I costi stimati – spiega l’Assessore provinciale al Patrimonio Stefano Giorgetti – per realizzare un intervento che assicuri completa funzionalità al complesso, tanto dal punto di vista strutturale quanto in relazione alle specifiche funzioni perseguite, ne rendono difficile l’attuazione a carico del bilancio provinciale nell’attuale congettura economico finanziaria.
Sulla base delle valutazioni effettuate dai tecnici della Provincia per riqualificare l’edificio, si stima un importo complessivo di oltre 31 milioni di euro”. “Dalla riqualificazione di Sant’Orsola dipende la rinascita del quartiere – ha commentato il Presidente Andrea Barducci – per questo abbiamo insistito nel volervi portare funzioni pubbliche di alta qualità: la realizzazione di una piscina e di uno spazio espositivo, sale per l’insegnamento artistico e per laboratori di arti e mestieri, per i servizi socio-culturali, per le attività sportive e ricreative, per uffici della Provincia, e un presidio di Pubblica sicurezza.
Ovviamente non mancherà un punto di ritrovo e incontro per i residenti di San Lorenzo ove organizzare feste, locali destinati alla creatività e spazi aperti ad uso polivalente. Infine - ha concluso il Presidente della Provincia di Firenze - abbiamo insistito per avere un elemento architettonico che richiamasse l’opera di Carlo Lorenzini, autore di Pinocchio, che è nato proprio in via Taddea, a ridosso dell’ex convento di Sant’Orsola”. Dopo che il project financing avrà seguito tutto l’iter procedurale, partiranno i lavori di ristrutturazione dell’edificio.
La speranza dell’Amministrazione provinciale e quella di far iniziare il cantiere proprio il 21 ottobre 2012, il giorno in cui si festeggia Sant’Orsola. “Come un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia che la Provincia di Firenze starebbe avviando le procedure per un project financing per il recupero di Sant’Orsola: un comportamento irresponsabile quello della Provincia che ha chiesto ed ottenuto nei mesi scorsi delle varianti urbanistiche per un progetto interamente pubblico e una deroga per ampliare la superficie dell’edificio di quasi 1500 metri quadrati e poi cambia strategia e decide di aprire la strada alla finanza di progetto, che spesso ha creato agli enti locali tanti problemi.” – affermano i Consiglieri comunali di Sinistra e Cittadinanza, Tommaso Grassi e di PerunaltraCittà, Ornella de Zordo. “Quel pezzo di Città è da troppi anni abbandonato e deve essere restituito alla Città nel più breve tempo possibile.
Fin dal mandato Renzi in Provincia si diceva che i lavori sarebbero dovuti partire da un momento all’altro, e adesso si scopre che non ci sarebbe neppure un euro: cosa dobbiamo pensare insieme ai tanti residenti della zona, che l’attuale Sindaco Renzi e poi i suoi successori in Provincia ci abbiano preso in giro, celando la reale situazione? Era sempre stato detto che i soldi, diretti e ottenuti attraverso bandi europei, c’erano o che sarebbero arrivati e che andava solo definito il progetto dal punto di vista urbanistico.
Oppure gli effetti economici del ‘passaggio’ di Renzi dalla Provincia, hanno reso impossibile proseguire quel progetto ? Lo chiediamo con chiarezza a chi oggi viene a presentare un indirizzo di project financing che non possiamo assolutamente accettare, in quanto rappresenta l’ennesimo rinvio di fronte ai cittadini che attendono solo l'avvio dei lavori per veder concretizzato un percorso che dura da anni.” “Altro elemento non secondario riguarda l’approfondimento delle motivazioni per cui siamo giunti alla scelta del project financing; non bisogna infatti dimenticare che a settembre scorso la Provincia ha ricevuto da parte di un raggruppamento di aziende fiorentine appunto un progetto per l’immobile di Sant’Orsola in cui si ipotizzava lo strumento del project financing per la realizzazione del recupero.
Casualità ? Oppure si ha la certezza che al bando che la Provincia emetterà qualcuno sarà pronto a rispondere ? A questo punto sarà interessante capire quali saranno le modifiche che i privati chiederanno, per contribuire economicamente al progetto iniziale elaborato dal pubblico e su cui sono state rilasciate le varianti urbanistiche dal Comune. – concludono Grassi e De Zordo – Non è accettabile che si usi la scusa della mancanza di fondi per dare la possibilità ai privati di entrare nell’operazione di recupero del patrimonio immobiliare pubblico, concedendo loro di speculare e come al solito garantendo loro una immotivata remunerazione del capitale investito."