“Le Idi di marzo” è un film diretto da George Clooney e ambientato nell'Ohio nel corso delle Primarie del partito democratico. Non è la storia di un candidato, come sovente si è visto nei film del genere politico, ma è piuttosto la storia del backstage delle Primarie e del lavoro degli esperti di comunicazione , impegnati nel rendere credibili e convincenti i discorsi dei candidati. Protagonista della storia è il giovane Stephen Meyer (Ryan Goslin) addetto stampa e sostenitore del governatore Mike Morris (G.
Clooney), candidato democratico che si batte per la vittoria in Ohio come viatico per la Casa Bianca. Inizialmente affascinato dal richiamo di Morris ai più alti valori democratici della Costituzione americana, Stephen in seguito scopre intrighi e corruzione del mondo politico e anche il lato oscuro del governatore coinvolto in una brutta storia con una stagista (Evan Rachel Wood). Deluso e travolto dal sistema, licenziato dal suo capo che non ha più fiducia in lui, ma deciso a non mollare il suo posto nel mondo della politica, Stephen passa al contrattacco inserendosi in quel mondo proprio con gli stessi mezzi poco puliti in esso rilevati: diviene duro, spietato e senza scrupoli e usa ricatti e minacce per ottenere ciò che vuole. Tratto dall’opera teatrale "Farragut North" di Beau Willimon, il film è una lucida analisi del l’universo gonfio di compromessi e intrighi, che muove i fili della politica statunitense.
Pellicola di denuncia e anche di difesa dei valori “alti” della democrazia, “Le idi di Marzo” fa sfoggio di una fotografia estremamente significativa e utilizza un buon registro stilistico. Gli interpreti sono eccellenti : dal protagonista Ryan Gosling a Philip Seymour Hoffman , da Paul Giamatti a Marisa Tomei, da Evan Rachel Wood, a George Clooney che interpreta il ruolo del governatore Morris e nella storia ha apparizioni sfuggenti, ma estremamente rilevanti. “Le Idi di Marzo” sembra derivare dal cinema americano politico e sociale degli anni Settanta, ma Clooney non applica né la forma né la “ retorica” progressista che ,talvolta, caratterizzava quella filmografia.
“Le idi di marzo” è certamente un film politico , un film che rappresenta la politica in tutte le sue sfumature, anche in quelle meno corrette . In qualche modo Il democratico Clooney non narra una storia con happy end e la vittoria dei buoni. Ci svela,piuttosto, il marciume che si consuma dietro le quinte. L’integrità morale che si perde per strada, la corruzione e il ricatto come caratteristiche di un mondo che sembra aver svuotato la parola democrazia di ogni significato originario.
Clooney non risparmia niente e nessuno:mette in scena personaggi che sono ammaliati dal potere e che pur di averlo farebbero qualsiasi cosa. Non esistono personaggi positivi nel film , anche se suscita una certa simpatia il protagonista Stephen , che seguiamo in un apparente percorso di formazione o forse di adeguamento disincantato e utilitaristico a una realtà in cui conta solo il successo e la capacità di convincere l'elettore. Un film politico che dal microcosmo delle Primarie dell'Ohio ci induce a riflettere su temi universali di estrema attualità Alessandro Lazzeri Guarda il Trailer su ComingSoon