Il diritto alla mobilità, la libertà di scegliere dove andare e come vivere è il tema della quindicesima edizione del Meeting dei diritti umani promosso dalla Regione, che si svolge domani, martedì 13 dicembre, al Mandela Forum di Firenze. Anche quest’anno con tanti ragazzi delle scuole medie superiori che giungeranno da tutta la Toscana: 8mila in tutto, accompagnati da più di 600 insegnanti. “Dovremo mandare in soffitta un antico adagio toscano: quello che recita moglie e buoi dei paesi tuoi”.
Riccardo Nencini parte con una battuta per spiegare il tema e il senso del meeting sui diritti umani che domani porterà di nuovo al Mandela Forum di Firenze più di ottomila adolescenti delle scuole superiori toscane. “I nostri figli e nipoti studieranno sempre di più altrove, si muoveranno per lavoro e intratterrano relazioni con chi vive lontano. Questo è un lato della mobilità, tema di quest’anno – spiega ai giornalisti l’assessore alla promozione dei diritti umani della Toscana – L’altro è quello di chi viaggia alla ventura ed arriva da noi in cerca di una vita migliore.
Dobbiamo educare in questo caso i nostri figli ad un atteggiamento aperto verso chi è diverso ma per tanti aspetti anche uguale. Ed anche a questo serve il meeting: a capire che chi arriva da molto lontano piange, ride e si emoziona proprio come te”. La mobilità è figlia della globalizzazione. “ E la globalizzazione riserva sempre aspetti oscuri che vanno melgio conosciuti. L’importante – avverte – è evitare che quello che non si conosce faccia anche paura”. Ma un ‘rischio Torino’, dove nei giorni scorsi un gruppo di cittadini ha dato l’assalto ad un campo rom per farsi giustizia di una colpa di cui nessuno lì si era macchiato, per l’assessore non esisterebbe.
“Siamo una terra diversa – risponde ai giornalisti – anche la Toscana è innovativa e allo stesso tempo conservatrice. Ma non serve vigilare, occorre semmai educare. Dobbiamo abituarci a convivere con chi la pensa diversamente da te. E questa è una storia antica”. L’ultima battuta, davanti ai microfoni, Nencini la riserva al duo di conduttori, Roberto Vecchioni e Paula Maugeri. “L’hanno scorso hanno ben funzionato – dice – Sono stati apprezzati dai ragazzi e squadra che vince non si cambia”. Storie mobili.
La libertà di circolazione delle persone Muoversi, oggi. Per motivi diversi. Studio, lavoro, oppure necessità, vicende personali, migliori opportunità, difficoltà a rimanere dove si è nati. Storie di viaggi difficili e avventure professionali, frontiere che respingono, culture che ospitano e paesi pronti ad offrire l’occasione per cominciare qualcosa di nuovo. Il diritto alla mobilità, di scegliere dove andare e come vivere, è il tema del XV Meeting dei Diritti umani promosso dalla Regione che si terrà al Mandela Forum di Firenze il 13 dicembre per celebrare l’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU il 10 dicembre 1948. Ne parleranno gli oltre 8 mila ragazzi delle scuole medie superiori toscane insieme ai loro insegnanti ed Oxfam, ManiTese e Cospe, associazioni e Ong che su questo argomento hanno organizzato una serie di percorsi didattici per approfondirne i diversi aspetti. L’evento inizierà attorno alle 10, quando arriverà l’ultimo treno di studenti.
Il cantautore Roberto Vecchioni e la conduttrice Paola Maugeri avranno il compito di introdurre le storie mobili degli ospiti che racconteranno il loro viaggio, e le storie di chi, di questo viaggio, è il “porto d’arrivo”. Il preambolo sarà costituito da alcune tracce musicali di “Canti Erranti”, il progetto che mescola suoni, parole, ritmi provenienti da parti diverse del mondo e da culture differenti. Dopo l’introduzione dei presidenti di Giunta e Consiglio regionale, Enrico Rossi e Alberto Monaci, e del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, saranno due i temi affrontati in relazione alla “Libertà di circolazione delle persone”: i significati, gli strumenti e le azioni politiche; le migrazioni di ieri e di oggi. Del primo tema discuteranno il costituzionalista Emanuele Rossi, professore dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore di S.Anna, la scrittrice Nima Sharmahd, iraniana nata a Londra che vive in Italia e parla fiorentino, lo scrittore Piero Colacicchi, presidente dell’associazione OsservAzione, e Antonia Wulff, presidente del Consiglio congiunto per la Gioventù presso il Consiglio d’Europa. Dopo la testimonianza di alcuni ragazzi che hanno fatto l’esperienza del programma di azione comunitariaComenius, andrà in scena un breve adattamento dello spettacolo teatrale di Saverio Tommasi “Storie Clandestine”. Nel 2003 il giornalista Gian Antonio Stella con il libro “L’orda, quando gli albanesi eravamo noi” ci ha ricordato che solo 100 anni fa il processo migratorio ha riguardato gli italiani che partivano verso l’America per cercare una vita migliore.
Sarà proprio Stella ad introdurre il tema delle migrazioni di ieri e di oggi e delle diverse motivazioni che spingono le persone a spostarsi. Potremo così ascoltare le testimonianze degli scrittori iraniani Mohammed Hassan Abedi e Sepideh Jodeyri, rifugiati nella città toscana di Chiusi, che fa parte di Icorn, la rete di città rifugio per scrittori e intellettuali perseguitati nel mondo. Con loro, gli assessori al sociale e alla cultura del Comune senese Andrea Micheletti e Chiara Lanari. Ascolteremo anche l’incredibile odissea dall’Afghanistan all’Italia di Enaiatollah Akbari o la storia di Sissokò Mari, dal Mali a Lampedusa fino alle strutture di ospitalità della Regione – da aprile ad oggi in fuga dalla Tunisia e della Libia ne sono stati accolti più di mille e seicento e in 1244 ancora ci sono, in più di cento luoghi diversi – , mentre Antonio Morana, comandante della Guardia costiera di Lampedusa, racconterà il salvataggio di migliaia di vite nel canale di Sicilia. Le conclusioni, previsto attorno alle ore 13, saranno affidate a Riccardo Nencini, assessore ai diritti umani della Regione Toscana. Al Mandela Forum gli studenti potranno anche comunicare e scambiarsi commenti e riflessioni dai telefonini, se dotati di wi-fi, collegandosi ad una pagina facebook attiva solo per la giornata.
L’accesso alla rete sarà libero e gratuito e quello che i ragazzi scriveranno rimbalzerà su tre grandi schermi appesi al soffitto.