Schiavitù e tratta di esseri umani: termini che ci riportano ad epoche lontane della storia dell’umanità e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Nell’arco degli ultimi 15 anni, assistiamo al fiorire di un commercio di persone, prevalentemente donne e minori, ma anche uomini e transessuali, destinate allo sfruttamento da parte di organizzazioni criminali raccordate a livello transnazionale. I numeri di questo “commercio” e gli interventi che sono stati portati avanti in Toscana negli ultimi anni, sono stati al centro di un dibattito svoltosi durante la XIV edizione di DIREeFARE, con la presentazione dei risultati di una ricerca prmossa dal Cesvot e realizzata dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione di Lucca.
In Italia sono ogni anno 30mila le vittime di tratta. In Toscana nel 2010 sono state ben 112 le persone prese in carico da strutture e servizi. Il numero delle nazionalità di provenienza dei soggetti, 96 donne e 6 uomini, è molto alto, 24, a conferma dell’estensione globale del fenomeno della tratta e del grave sfruttamento. Dall’Albania all’Uzbekistan, passando per Brasile, Cina, Liberia, Kosovo, Marocco, Romania ed Uruguay. Le nazionali di provenienza degli uomini sono molto più limitate: Cina, India, Marocco, Nigeria e Romania.
Dal 2000 al 2008 in Italia 50mila vittime di tratta hanno ricevuto assistenza e protezione, tra cui 986 minori. Tra il 2004 e il 2009 sono stati quasi 9mila gli indagati per reati connessi alla tratta, alla schiavitù e allo sfruttamento sessuale. Importante l’azione del non profit: l’Osservatorio Nazionale Tratta ha rilevato circa 280 enti impegnati nel contrasto alla tratta. In Toscana sono attivi 28 servizi anti-tratta, di cui 15 strutture di accoglienza (per 65 posti letto), 7 sportelli e 4 unità di strada che complessivamente impegnano 83 volontari e 88 operatori.
I servizi sono gestiti da 14 soggetti e distribuiti in tutte le province toscane ad eccezione di Grosseto. Complessivamente in Toscana si occupano di tratta 26 enti, di cui 16 sono non profit. Tra questi l’associazione Trame Onlus che riunisce 11 enti del terzo settore. Negli ultimi 5 anni in Toscana sono stati realizzati 5 progetti sperimentali e innovativi contro la tratta e la prostituzione forzata, 3 sostenuti da Cesvot con il bando “Percorsi di Innovazione”: “Quello che le donne non dicono” promosso da Arci Siena, “Anabasis” dell’associazione Africa Insieme di Pisa e “Le nuove marginalità sociali… queste sconosciute” dell’associazione fiorentina Progetto Arcobaleno.
Si può dunque parlare, almeno per ciò che concerne la Toscana, di un sistema regionale di sostegno alle vittime che pur con delle differenze, risulta diffuso su tutto il territorio, con un offerta articolata di servizi in favore di donne vittime di sfruttamento sessuale, che va dall’intervento in strada all’inserimento lavorativo. Oltre a dati nazionali e regionali, il volume contiene una ricognizione puntuale dei programmi nazionali anti-tratta e un’analisi, provincia per provincia, degli interventi in Toscana con particolare attenzione alle tipologie dei servizi e degli attori.
Infine un'ampia panoramica sulla normativa vigente. L’Italia, infatti, vanta una legislazione di eccezione che costituisce un riferimento internazionale per la tutela e la protezione delle vittime di tratta. "La ricerca – dichiara Riccardo Guidi direttore della Fondazione Volontariato e Partecipazione - è stata condotta con un approccio originale che ha voluto analizzare il lavoro delle associazioni oltre che i servizi esistenti. Abbiamo registrato una grande ricchezza di interventi, nonché molte positive esperienze di partnership con il pubblico, da parte di queste associazioni che mobilitano molte energie per debellare la piaga della tratta". L’Italia cambia e riparte, e gli enti locali si propongono in prima fila protagonisti del cambiamento.
“La corruzione nella pubblica amministrazione. Quanto costa e come prevenirla”, organizzato da Anci Toscana e Avviso Pubblico, è al centro di uno dei numerosi appuntamenti in agenda per domani venerdì 18 novembre (ore 10.00-13-00), terza e ultima giornata di DIREeFARE, la rassegna della Pa locale promossa da Anci Toscana e Regione Toscana in corso presso il polo espositivo LuccaFiere. Come coniugare tagli, risparmi, efficienza dei servizi e sostenibilità ambientale è invece il tema di "La riforma toscana del trasporto pubblico locale”, approfondimento promosso dalla Regione Toscana. I giovani e gli anziani sono al centro delle iniziative di SottoVENTI.
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi presenta il progetto GiovaniSì (ore 10.30-12.30), mentre nel pomeriggio Aics Toscana parla delle sfide della comunicazione intergenerazionale (ore15.00-18.00). Gli anziani sono al centro anche di “2012. Anno europeo dell’invecchiamento attivo” (ore15.00-18.00), l’appuntamento organizzato da Cesvot, Centro Servizi Volontariato Toscana insieme a Aics, Arci, Auser e Centro Nazionale del Volontariato di Lucca. Sempre nel pomeriggio, la Regione Toscana presenta il bilancio sociale: come spiega Riccardo Nencini, assessore regionale ai rapporti con gli enti locali, “una sintesi leggibilissima, anche per chi non è un addetto ai lavori, per informare i cittadini sulle azioni messe in campo dalla Regione, ma anche per stimolare la partecipazione”. L’ultima giornata di DIREeFARE si chiude con un appuntamento di economia e politica: “Finanza locale, federalismo, patto di stabilità” (ore 15.30-18.00), per lanciare gli indirizzi e le prospettive di lavoro degli enti locali nell’Italia che si avvia alla ripresa. Il programma completo della rassegna su www.dire-fare.eu DIREeFARE 16/18 novembre – Polo espositivo LuccaFiere (ex area Bertolli) Orario: 16/17/18 novembre: ore 9–18.
Ingresso gratuito Bus navetta dalla stazione FS per LuccaFiere, e viceversa, nelle seguenti fasce orarie: 16/17/18 nov: dalle 13 alle 15 e dalle 16.30 alle 18.30; 17/18 nov: dalle 9 alle 11