Nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio il battesimo della Hall of Fame del calcio italiano. L’idea di celebrare i personaggi che hanno fatto la storia del calcio italiano è nata dalla Figc assieme alla Fondazione Museo del Calcio. Consegnati i premi ai primi nomi, individuati da un’apposita commissione presieduta dal direttore generale della Figc Antonello Valentini e dal direttore del Museo del Calcio di Coverciano Fino Fini e composta dai direttori delle principali testate giornalistiche sportive.
Alla cerimonia il sindaco Matteo Renzi e i vertici della Federcalcio a cominciare dal presidente Giancarlo Abete. Sette i riconoscimenti andati a Roberto Baggio (calciatore italiano), Michel Platini (calciatore straniero), Marcello Lippi e Arrigo Sacchi ex aequo (allenatore italiano), Pierluigi Collina (arbitro italiano), Gigi Riva (veterano italiano), Adriano Galliani (dirigente italiano). Il sindaco di Firenze Matteo Renzi premiando Pierluigi Collina: "Il mio passato da arbitro – ha detto il sindaco Renzi – è stata un’esperienza bella soprattutto dal punto di vista caratteriale.
E ai tanti giovani delle scuole calcio e delle formazioni giovanili dico che quando vedete un arbitro, che è un ragazzo di pochi anni più grande di voi, portate rispetto a questa persona che è una figura indispensabile per la vostra attività. Complimenti a Collina che per noi giovani arbitri, ha rappresentato un punto di riferimento certo e un modello da imitare”. Diversi gli interventi incentrati sul momento attraversato dal calcio italiano che piace e non piace ai massimi vertici. Non sono piaciute ad esempio le parole del calciatore Nocerino relative al portare o meno i figli allo stadio dopo gli ulteriori episodi verificatisi.
"Brutte, brutte, brutte parole - ha detto Adriano Galliani - ma non tanto perché sono state dette, piuttosto per lo specchio del momento che rappresentano, perché ci sono tanti problemi e dobbiamo ancora risolverli a cominciare dal problema degli stadi" "Stiamo migliorando - ha detto Arrigo Sacchi - ma c'è ancora tanto da fare" dello stesso avviso Marcello Lippi. Da parte di tutti invece un elogio al Commissario Tecnico degli Azzurri, Cesare Prandelli, in vista degli europei del 2012, obiettivo che il presidente della FIGC Giancarlo Abete vede a portata dei colori nazionali. Prandelli: "Si guarda molto alla presenza della Spagna ma anche la Croazia è forte e si tratterà di avere l'atteggiamento giusto e la giusta serenità e su questo lavorerò fin dalla prossima convocazione" Roberto Baggio preso d'assalto dai giovani presenti in Palazzo Vecchio ha detto: "Sono contento, vuol dire che ho lasciato un bel ricordo.
Ho dei progetti, interessanti, ma ad allenare non ci penso ancora. Sto facendo il Master a Coverciano, vedremo" AntLen