La Nazionale italiana di calcio a Firenze suscita ancora una volta amore e indifferenza, 18.000 gli spettatori presenti. La presenza in panchina di Cesare Prandelli ha certo reso salda una parte del tifo che si riconosce sempre più in un bel progetto di crescita. Ironia della sorte proprio il tecnico del "Progetto mancato" con i gigliati ma delle grandi prestazioni, adesso è chiamato a realizzare un percorso affascinante e suggestivo che possa riportare gli Azzurri nell'Olimpo del calcio. L'occasione è ghiotta, ottenere la qualificazione dimostrando di essere già competitivi per la sfida che opporrà l'una all'altra le grandi d'Europa.
Con l'opportunità per il Ct di utilizzare le prossime gare per testare aspetti tattici e "nomi nuovi". Buffon, Cassani, Chiellini, Ranocchia, Balzaretti, De Rossi, Pirlo, Motta, Montolivo, Cassano e Rossi questi gli uomini scelti da Prandelli per la sfida a mister Matjaz Kek pronto a dare battaglia e rendere la vita, se non difficile, almeno complicata, alla compagine azzurra. Parte forte l'Italia con Giuseppe Rossi ben inserito tra le linee non supera però Handanovic, nonostante il gran tiro, ribattuto.
Dopo pochi minuti Montolivo lascia con il fiato sospeso il Franchi, il suo colpo di testa vede la sfera attraversare lo specchio della porta e perdersi sul fondo. Il gesto tecnico del centrocampista fa salire l'urlo "Italia, Italia". Si mette in mostra anche Mattia Cassani con un bel recupero in accelerazione, ma dalla destra non nascono spunti di rilievo. Gran numero di suggerimenti invece da parte di Balzaretti, incontenibile sulla fascia sinistra. Dopo aver giocato molto a centrocampo, sfruttando i colpi della coppia Pirlo Montolivo, il primo a dettare i tempi e l'altro a cercare i compagni in profondità, gli azzurri trovano un ottimo scambio proprio tra Montolivo e Cassano, palla nel mezzo e Montolivo anticipato da Rossi che poi non appoggia per lo stesso a rientrare optando invece per il tiro in porta che risulta sbilenco e senza pretese. Cassano, che spazia su tutto l'arco di attacco, al 23' incanta il Franchi con un colpo sotto che libera Thiago Motta davanti ad Handanovic, azzurro anticipato al momento del tiro, ma è probabile che non avesse calibrato bene l'impatto con la sfera. Al 28' Montolivo riceve dalla destra e si avvicina al fondo, cerca la sponda di De Rossi, libero in area il romano è però in netto ritardo. Pericoli per gli azzurri sventati dalla reattività di Buffon, il tiro dalla distanza di Vrsic è potente ed inaspettato, ma il numero azzurro c'è, così come su Koren al 35'.
Nel finale di tempo la manovra slovena si fa più convinta e pungente, azzurri chiusi ed impegnati ad allontanare il gioco dalla propria area. Cassano, l'unico che sembra crederci, tenta un tiro teso, distante ed angolato dalla destra del campo alla sinistra della porta difesa da Handanovic, il missile del barese si spegne alto sul fondo. L'Italia torna in campo con Marchisio al posto di Motta apparso in grande confusione. Slovenia schierata in attesa della spinta da parte dei padroni di casa, spinta che non arriva restando Cassano l'unico faro dell'attacco azzurro.
Rossi in dissolvenza e squadra che ne risente costretta a spingere con il centrocampo rischiando così di aprirsi, emblematico il recupero di Chiellini a centrocampo che, affannandosi, chiama in causa Buffon. Prandelli manda in campo Pazzini e richiama Cassano, autore pochi secondi prima dell'ennesimo spunto offensivo. Un colpo a sorpresa da parte del CT che lascia sul terreno di gioco il meno incisivo Rossi. Al 21' accade di tutto, sugli sviluppi di un corner battuto da Pirlo la difesa slovena si stende ed evita la rete respingendo l'assedio di ben tre giocatori azzurri sotto porta, subito dopo è Handanovic a togliere la sfera dalla linea di porta e sul cross successivo è Rossi a tentare la girata al volo che finisce alta sopra la traversa. Montolivo perde palla a centrocampo e l'Italia resta scoperta, Ilicic solo davanti a Buffon non aggancia e gli azzurri possono recuperare.
E' proprio il 18 azzurro a lasciare spazio a Balotelli. Prandelli tenta l'assalto. Pecnik fuori area si trova tra i piedi la sfera del vantaggio, Balzaretti e Chiellini ci mettono il corpo per fare scudo davanti a Buffon. Sul fronte opposto Handanovic rischia tantissimo su uno stop non riuscito, Pazzini non ne approfitta. Al 35' Balotelli lancia l'Italia uscendo benissimo da uno stallo difensivo; nel mezzo per Marchisio che prova dalla distanza, sfera che sfiora il palo alla destra di Handanovic. Al 39' ci pensa Pazzini, che recupera uno spiovente di Marchisio, rimpallato con Balotelli, a svegliare il Franchi.
Un gran tiro ravvicinato che batte Handanovic.Balotelli sul finale tenta il numero personale mettendo a sedere la difesa ospite, sfera che non viene agganciata da Pazzini in posizione ottima per battere a rete. Finisce così con una sola rete, ma pesantissima. Ennesimo sigillo per Cesare Prandelli davanti al 'suo' pubblico. L'Italia si qualifica ad Euro 2012 e la Nazionale si avvicina ancora più all'ideale del calcio italiano attraverso un lavoro fondato sui principi che da sempre animano il tecnico ex viola.
Chiamatela fotuna, opportunismo o semplice senso del gol, chiamatela una bella storia circondata dalla cronaca che spesso schiaccia le vicende sportive, ma sulle maglie azzurre c'è scritto 'Italia'. Nel bene e nel male, verso l'Europa. di Antonio Lenoci