La Borsa Italiana del Turismo Cooperativo e Associativo si terrà per il quarto anno consecutivo a Firenze. L'iniziativa, che ha il patrocinio di Regione ed Enit, mosterà la capacità aggregante della cooperazione in ambito turistico. Aprirà i battenti lunedì prossimo, all'Obihall, la quarta edizione della Bitac (Borsa Italiana del Turismo Cooperativo e Associativo), manifestazione giovane, ma in rapida ascesa, come questa peculiare forma di turismo (1200 imprese cooperative, 10mila addetti per un fatturato che supera il miliardo di euro). La manifestazione, che si articolerà in due giornate, fin dalla sua prima edizione si svolge sulle rive dell'Arno, anche grazie al patrocinio della Regione Toscana che sarà rappresentata dall'assessore Cristina Scaletti, il cui intervento aprirà, martedì 6, gli incontri B2B tra espositori - cooperative, consorzi e associazioni - e buyer - soprattutto cral aziendali (la manifestazione è realizzata in collaborazione con Fitel - Federazione Italiana del Tempo Libero), tour operator e agenzie di viaggio.
Lunedì, invece, si terranno seminari riservati agli addetti del settore, per favorire l'incontro tra realtà cooperative che operano in regioni diverse e condividere progetti e buone pratiche. Alle 17,00, invece, si terrà un convegno aperto al pubblico dal titolo “Risorse del territorio e filiera turistica: l'esperienza della cooperazione”. A questo momento di riflessione sul turismo dei territori, moderato da Vittorio Argento, vicedirettore di RadioRai Uno e del GR, parteciparanno anche Giacomo Billi, assessore al Turismo della Provincia di Firenze, e Jean Marc Mignon, presidente di Otis, l'Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale.
Esponenti di cooperative operanti in ogni parte d'Italia mostreranno le caratteristiche della loro offerta turistica basata sull'integrazione e sull'aggregazione delle risorse presenti nel loro territorio d'appartenenza. Proprio la capacità di unire bellezze paesaggistiche con, ad esempio, tour enogastronomici, escursioni montane o in mare aperto (il cosiddetto pescaturismo), visite a siti archeologici ancora poco noti o a fiere e sagre dal “sapore” autentico, hanno fatto crescere l'interesse delle persone nel turismo cooperativo.
Essendo, per sua stessa natura, una forma d'impresa aggregante e legata all'area territoriale in cui opera, la cooperazione si sta dimostrando uno strumento particolarmente efficace nel rendere il turismo un mezzo di sviluppo per i territori. Un turismo lontano dalle atmosfere patinate delle destinazioni esotiche, diverso dalle solite città d'arte (anche se i tesori artistici non mancano), rispettoso dell'ambiente ed ecosostenibile, capace di creare occupazione in zone altrimenti destinate, a causa della loro distanza dai centri produttivi, a forti tassi d'emigrazione. Firenze è pronta a ospitare questa kermesse, organizzata da AGCI Culturalia, FederCultura Turismo Sport - Confcooperative e Legacoop Turismo (sotto l'egida dell'Alleanza delle Cooperative Italiane), chiamata a dimostrare che il futuro del turismo, specialmente quello dei territori, è sempre più cooperativo.