Per far uscire Firenze dalla situazione di stallo, ma anche di positiva attesa nella quale versa, occorre un progetto di piano strutturale che pensi in grande, ovvero che sia coordinato assieme agli altri Comuni dell’area metropolitana, che pensi allo sviluppo ed a favorire la trasformazione e che sia in grado di dare una risposta alla domanda: in quali settori, con quali iniziative e in quali spazi creare nuovo PIL in questa città? Il Piano Strutturale in discussione costituisce una formidabile opportunità, che occorre non perdere “per muoverci tutti insieme aumentando la socialità nel centro e in qualche periferia”. Di questo si è parlato nel corso del convegno promosso da Legacoop Toscana e svoltosi stamani a Firenze.
All’iniziativa hanno partecipato: Adolfo Moni, coordinatore Legacoop area metropolitana, Stefano Tossani, presidente della cooperativa di abitanti Unica, Susanna Bianchi, presidente della cooperativa Archeologia, Riccardo Sani, presidente del Consorzio Etruria, Fabrizio Frizzi, presidente di Cooplat, Stefano Bassi, presidente Legacoop Regionale, Marco Gamannossi, assessore della Provincia di Firenze e Dario Nardella, vicesindaco del Comune di Firenze. Secondo Legacoop i ‘fondamentali’ della città di Firenze hanno subito negli ultimi anni un evidente peggioramento: crisi del manifatturiero, calo dell’occupazione, invecchiamento demografico e fenomeni di esodo verso comuni più o meno vicini, allontanamento della ‘testa’ di banche e assicurazioni, crescente incertezza sul futuro di importanti istituzioni culturali, dall’università alla Biblioteca Nazionale al Maggio Musicale. “Il Piano Strutturale in discussione può e deve essere un’occasione di sviluppo della città – dichiara Adolfo Moni, coordinatore Legacoop area metropolitana -.
Il movimento cooperativo intende fare la sua parte per il rilancio della città, con alcune proposte concrete. Ad esempio lanciando una sfida alle istituzioni locali e al governo: piuttosto che ad una legge speciale per Firenze, pensiamo ad alcune grandi aree militari dismesse o in via di dismissione, in centro e fuori dal centro, e facciamo che queste aree diventino occasioni di sviluppo e di crescita di tutta la città, su pochi grandi progetti condivisi”. “Nuovi luoghi per promuovere attività del sapere, della scienza e del turismo di qualità potranno contribuire a rilanciare l’economia”, afferma il presidente di Legacoop Toscana, Stefano Bassi. “Proponiamo luoghi da trasformare per la vita, lo studio ed i nuovi lavori dei giovani.
Non possiamo solamente pensare di buttare tutto nell’area a nord ovest. Siamo pronti a mettere progetti di matrice cooperativa dentro le idee di sviluppo che ci verranno proposte con il Piano”. E mercoledì il Piano strutturale sarà presentato ai consiglieri di Palazzo Vecchio “Mercoledì mattina è stata convocata la commissione urbanistica dove i tecnici del Comune spiegheranno il Piano strutturale, ma ancora nessun consigliere ha ricevuto il Piano strutturale. E' del tutto evidente che i consiglieri non sono messi nelle condizioni di poter fare un approfondimento in tempo utile prima dell'audizione.
Per questo abbiamo chiesto di rimandare l'audizione alla prossima settimana in modo da avere il tempo per poter fare gli approfondimenti necessari, richiesta rifiutata. Il Piano strutturale è l'indirizzo di programmazione urbanistica più importante per un comune, per questo chiediamo garanzia sui tempi per gli approfondimenti necessari, e che non venga messo in approvazione in maniera frettolosa”. Questo l’intervento del consigliere del Pdl Marco Stella.